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Channel: Nel nido
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Cose che ho imparato in questi quattro anni

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Due anni fa eravamo qui, l'anno scorso qui...
... E quest'anno qui, a non ricordarci nemmeno del nostro anniversario ^^'
Ma spero saremo perdonati, noi due ci perdoniamo di sicuro ;) che l'ultimo periodo è stato intenso. Non solo per me, come sapete, ma anche per Mr Owl: ha avuto una promozione (no, ovviamente non comporta un aumento di stipendio, che vi credete? Tzè, questi morti di fame, sempre a pensare ai soldi... Solo gloria -poca- e responsabilità -tante-) e da mesi è invischiato in delicate questioni familiari che mi fanno rivedere le mie teorie sulle famiglie numerose: ultimamente inizio a pensare che i figli unici, come me, siano molto più fortunati di quel che pensano...

Comunque, dicevo, la giornata di oggi è partita in salita: scendo per colazione e chi mi trovo sul divano? L'Uomo di Piombo O_o
Dico io, esiste un modo migliore d'iniziare la giornata che trovarsi il suocero tra i piedi che ti fa compagnia durante la routine mattutina fatta di pipì - bollitore del tè - raffica di sbadigli - conteggio dei biscotti che ti puoi concedere (stamattina taaaanti!) - altra pipì - sorseggio del tè? Ovviamente tutto questo mentre sei ancora in pigiama, mezza addormentata, coi capelli arruffati e gli occhi cisposi?
Sì, c'è di meglio: la ciliegina sulla torta è stato il motivo della visita, ovvero il cartello affisso sul portone nottetempo che annunciava lavori alla rete fognaria, con conseguente impossibilità di uscire ed entrare in auto. Praticamente tutti gli abitanti del palazzo, tranne la sottoscritta che si sposta in bici :), rischiavano di rimanere bloccati per due giorni se non avessero spostato immediatamente le auto... in parcheggi a pagamento, of course. Non c'è bisogno che vi racconti nel dettaglio il fuggi fuggi generale, le telefonate all'ufficio permessi, lo scazzo generale e particolare di Mr Owl che ha dovuto saltare a piè pari la sessione mattutina di pianoforte, vero?
Ebbene, arrivata in ufficio (finalmente relax! ;)) noto che il ticker del Nido mi augura un buon compleanno. Compleanno?... Osti, è il nostro anniversario!! Opperbacco, bisogna rimediare! Ecco quindi le sette regole d'oro che ho imparato in questi anni (so che non vedevate l'ora ;))
 
1) Stirare è molto pericoloso, meglio farlo fare ad altri. Se non potete demandare, imparate a stendere in modo da evitare le pieghe. Se proprio non potete fare a meno dello stiro (e che pallosi che siete però!) prestate attenzione a non inciampare nel filo del ferro, altrimenti potreste stamparvelo sulla schiena. Ricordate anche che si stira più col vapore che con la pressione: non vorrete sudare per un'ora su uno strofinaccio per poi accorgervi che è tutto spiegazzato, vero? (Ogni riferimento a fatti o persone reali è puramente casuale, ovvio ;)).

2) Corollario del primo, con le lenzuola stropicciate si dorme comunque da pio :)

3) Anche il forno è pericoloso. In questi quattro anni di esperimenti culinari ho rimediato vesciche da ustione che avrebbero fatto un figurone su un manuale di medicina. Di contro ho acquisito un'impareggiabile disinvoltura nel forare con ago e filo qualsiasi vescicone pieno di liquido.

4) Attaccare bollitore, forno e phon tutti insieme fa saltare la luce. Pensa te... E il peggio è che il contatore è nel garage del cognato più simpatico di tutti. Meglio tenersi i capelli sporchi e mangiare quattro salti in padella - non rinunciare al tè, eh? Giammai!

5) Le lavatrici hanno di default un buco nascosto che inghiotte i calzini, in particolare uno per paio. Non tentate di combattere né comprendere questi misteri della tecnica e rassegnatevi ad avere calzini spaiati. Per questo motivo, è meglio comprarli tutti uguali.

6) Per quanto vi affanniate a buttare via sacchi di abiti vecchi ad ogni cambio stagione, il vostro armadio sarà sempre pieno di cianfrusaglie che non avete portato la stagione passata e non porterete la presente. Non è colpa del troppo shopping o dei chili in più che non vi fanno entrare nelle minigonne, bensì del fatto che di notte, lontano da occhi indiscreti, gli abiti si moltiplicano come gremlins. Mettetevi il cuor in pace. Dopo post come questo o questo anch'io l'ho fatto.

7) Il frigorifero pullula di microrganismi invisibili ma instancabili che non vedono l'ora di fare conoscenza con la vostra spesa. Piegatevi al fascino della scienza e iniziate a guardare con curiosità, anziché raccapriccio, gli esperimenti di alta biologia che avvengono sotto i vostri occhi: in quanto tempo un innocuo fagiolino assume sembianze spaventose? Quante colorazioni può assumere il gorgonzola? Puzza di più la muffa della salsa al pomodoro o quella della marmellata?
Se non sapete rispondere vergognatevi e sedetevi nell'angolo col cappello da asino, pivelli!

In questi quattro anni non ho certo vinto l'oscar della casalinga ideale ma ho imparato a tenere a bada ansia di prestazione e senso di inadeguatezza (almeno finché Mamma Pettirosso non varca la porta del nido... O_o) Vi pare poco? :)
 

Kinderdijk: mulini a vento e campagna olandese

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Eravamo indecisi se dedicare una giornata a Kinderdijk: sospettavamo fosse troppo turistico e quindi una perdita di tempo. Per fortuna alla fine abbiamo deciso di andarci!
Non si può lasciare l'Olanda senza un assaggio della campagna, senza un giro in bicicletta lungo i canali, attraversando i ponti, tra mucche e mulini a vento, proprio come nella più classica cartolina :)


Innanzitutto, mentre arrivate tenete gli occhi bene aperti perché i paesini nei dintorni non sono meno splendidi della meta: casette che sembrano uscite dalle fiabe, una più bella dell'altra, hanno messo a dura prova la pazienza di Mr Owl che a ogni metro mi sentiva urlare "Fermati! Questa la devo proprio fotografare!"
Ovviamente non sono riuscita a ritrarre neanche un decimo di quello che avrei voluto immortalare, ma forse anche questi pochi scatti al volo riescono a darvi un'idea dell'atmosfera.








 
Riconosciuto come sito patrimonio mondiale dell'UNESCO, Il kinderdijkè un'area di pochi chilometri in cui si concentrano 19 mulini a vento del 18° secolo.
 
 
 
Il modo migliore per esplorare la zona è sicuramente la bicicletta. Vi sconsiglio di noleggiarle al bar nel centro del paese: meglio proseguire di qualche metro e dare un'occhiata anche ai prezzi dei chioschi all'ingresso del parco. Quando siamo andati noi erano nettamente più bassi! Senza contare che la bici che hanno affibbiato a me frenava con la pedalata all'indietro O_o Non so voi, ma io preferisco i buoni vecchi freni, soprattutto in discesa!
 
 
Voi penserete "che discese ci potranno mai essere in Olanda?" e invece sappiate che quei bucolici ponticelli bianchi sono decisamente ripidi! Ho evitato incidenti con altri turisti solo a prezzo di due polpacci da calciatore ^^'
Altra cosa da sapere, in effetti, è che il Kinderdijk è molto frequentato, soprattutto in alta stagione. Fortunatamente, però, le orde barbariche tendono a fermarsi nel primo pezzo del percorso: proseguendo ci si può immergere in una campagna tranquilla e idilliaca
 


Che dire, io mi trovo immensamente bene in queste situazioni: a fare le feste ad ogni cane che incontro, ad arrampicarmi sulle staccionate per accarezzare i cavalli, a starnazzare per chiamare le paperelle. Soprattutto a starnazzare in effetti, mi riesce particolarmente bene :)
In questo il Kinderdijk è un invito a nozze: sembra di essere nella vecchia fattoria-ia-ia-oh. Pensate che tutte le case, pur non essendo aziende agricole, hanno un backyard con una mucca, qualche pecora, una dozzina di galline o un cavallo. Con la stessa scioltezza con cui noi in città teniamo (a fatica) un pesce rosso. Tutto, naturalmente, con un tocco Dutch


Nel caso siate dei veri amanti dei mulini potete anche visitare il museo, dove pare ci sia un vero mugnaio attempato pronto a rispondere alle vostre domande. Noi ci siamo limitati a gironzolare all'aperto - attività peraltro gratis ;)


Visto che andare in bicicletta è discretamente faticoso e che il turista medio è mediamente non allenato, può capitare di smontare dalla bici e sentire un'urgenza incontenibile di fare merenda. Detto fatto! I bravi olandesi hanno pensato anche a questo: nel suddetto bar che noleggia le bici a peso d'oro, troverete anche i deliziosi poffertjes: piccoli pancakes caldi, serviti caldi con zucchero a velo. Ah, quella pallina bianca e cremosa con cui vengono generosamente accompagnati è proprio burro fuso ^^' Ipercalorico ma... Gnam!
E ora scusate ma al solo ricordo mi si è aperta una voragine: vado a fare merenda :) Buon tè a tutti!


 

DIY regali natalizi economici e fatti in casa: rilavorare il sapone.

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Dopo il grande successo di questo post (che ci crediate o no, ancora oggi c'è chi mi chiede chiarimenti per replicare l’esperimento degli zuccherini ;)) ho pensato di scriverne un secondo, dedicato ai piccoli regali fatti a mano che ho progettato per quest’anno. Presa da un guizzo di entusiasmo vedendo le meraviglie che circolano in rete, mi sono lanciata nientepopodimeno che sulla rilavorazione del sapone.
Il fatto che il post esca solo ora, mentre l'esperimento era iniziato a metà novembre, la dice lunga sui risultati ^^' Ebbene sì, il mio primo sapone non è riuscito alla perfezione ma dopo diverse ciofecate tentativi sono saltate fuori anche saponette decenti. Io considero la saponificazione (anche nella sua forma più semplice della rilavorazione) un DIY di livello due di difficoltà ;) Se non avete programmi per questa sera di festa, potrebbe essere un buono spunto ma vi avverto, non abbiate fretta!



Naturalmente non sarò io a darvi la ricetta del sapone rilavorato: da brava neofita ho copiato pari pari i consigli di Patrizia e di NataDiMarzo.
Alle loro indicazioni posso aggiungere solo superflui commenti da pivellina:

 
Polvere carina da vedere e da toccare... ma odiosa da respirare! Mettete in conto un bel po’ di starnuti e la gola coperta di moquette al sapore di sapone.

 
Per risparmiare, infatti, ho riciclato i fondi di sapone e le saponette monodose degli alberghi. Avete presente quelle che dopo una lavata di mani diventano già una sottiletta inutilizzabile? Ecco, quelle :)
Le stesse che Papà Pettirosso portava dai suoi viaggi di lavoro e che finivano immancabilmente nella mia cesta dei giochi disintegrandosi all'istante :) L’odore della polvere di sapone mi ha portato direttamente all’infanzia, con quell’immediatezza che solo i profumi e i suoni sanno avere.

 
La pazienza è l'ingrediente principale perchè la "crema di sapone" diventi morbida e senza grumi ;) Io ho trascorso diverse serate china sui fornelli a mescolare pentolini e tegami, suscitando i commenti sarcastici di Mr Owl che rincasava dal lavoro esclamando “E’ tornata la signora Cianciulli!” oppure “Se non sto attento prima o poi ci finirò anch’io nel pentolone” (i non emiliani, possono leggere la storia qui)

 
Ultimo consiglio (e ho avuto la decenza di non corredarlo con foto) NON pianificate sedute di manicure prima di rilavorare il sapone! E’ un attimo grattugiarsi unghie e dita. Io neanche me ne sono accorta e a distanza di un paio di settimane ho ancora i segni (non che le mie mani ne abbiano risentito particolarmente, in generale. Quante volte pensate che abbiano provato l’ebbrezza della manicure? Ecco, esatto… ;))

Detto questo, sbizzarritevi coi gusti e gli aromi che preferite: sapone energizzante, balsamico o idratante, effetto sbrub o morbido, mescolato a fiori, frutta o spezie. In rete ci sono ricette di ogni tipo!

 
Ma l'alfa e l'omega del regalare sapone, il particolare che determina la riuscita o meno dell'esperimento, secondo me è la confezione. Presentare un regalo del genere non è facile: decidere come impacchettare le saponette mi ha dato più grattacapi della rilavorazione!


Se dovete fare un regalo semplice e per niente impegnativo vanno bene anche tre saponette una sull'altra, tenute insieme da un bel nastro o, per un effetto più rustico, da un filo di rafia (magari con una fetta d'arancio essiccato in cima). Oppure si può inserire la saponetta in uno stampino per biscotti della stessa forma, magari legandoli insieme con un bel nastro, da far passare in un forellino nel sapone.

Per un regalo un po' più consistente si può mettere la saponetta in un oggetto per la casa, come una cocottina da cucina o un contenitore della stessa forma. Non è necessario un budget molto alto: ad esempio, io ho trovato ispirazione anche qui:

 
Altrimenti si può abbinare il sapone ad altri prodotti per il corpo, sempre fatti in casa o anche comprati (come nel mio caso ;)

 


P.S. Con un certo tempismo, dopo 3 mesi dal passaggio allo smartphone, sono finalmente approdata su Instagram. Nel caso abbiate un account, mi potete trovare come Robin_il_pettirosso (ovviamente ;))

Aggiornamenti di metà settimana (e metà mese)

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Vi chiedevate dove fossi finita in queste settimane in cui bazzico poco sui blog? Lo so che era la prima domanda stampata nella vostra mente al risveglio e l'ultima che vi arrovellava lo stomaco la sera ;) Ecco quindi un aggiornamento di quel che succede dalle parti del nido. 
 
Anche quest’anno abbiamo fatto una due giorni di team building in montagna. Non è nevicato e il paesaggio non era incantato come l'inverno scorso ma il rifugio era decisamente accogliente e, complice il sole, il setting non era niente male.
 
Il primo giorno è stato fantastico: attività divertenti, risate, complicità, un clima festoso da gita di classe che ti fa quasi apprezzare anche il fatto di dormire in una camerata da 8 o dover dividere un unico bagno con 11 persone. Io e Stakanov abbiamo anche improvvisato un torneo di briscola davanti al fuoco, tanto per dire. 
Poi il giorno dopo, non so neanche come, l’incanto si rompe e un semplice gioco riesce a tirare fuori conflitti latenti, rancori, insicurezze e tutta una serie di implicazioni emotive abbastanza fuori luogo. Anche se sospetto che la causa scatenante fosse un dissapore Capo – Moglie, il malumore contagia tutti. E così un’uscita che doveva servire per compattare il gruppo termina con partecipanti scontrosi che non vedono l’ora di tornare a casa. Alla faccia dell’affiatamento sbandierato il giorno precedente.
 
Dopo questo aggiornamento pensavate che non potesse andare peggio? Sbagliato! Neanche un mese dopo quel post scoppia un’altra bomba: Poiana 3 caccia di casa il suo convivente dopo aver scoperto una corrispondenza segreta che testimonia senza ombra di dubbio una relazione tra lui e una collega. Che dura da un anno e mezzo. Come nella migliore tradizione, non sono mancati evergreen quali:
1) la maturità di lui che non trova il coraggio di confessare nemmeno davanti al fatto compiuto.
2) le date delle email che svelano come la tresca fosse già in atto quando lui e Poiana sono andati a convivere.
3) squallidi giuramenti su madre, sorelle e nonna per convincere Poiana “che non hanno mai fatto sesso” (peccato che i suoi frequenti mal di schiena fossero causati dalle loro acrobazie, descritte con dovizia di particolari nelle suddette email).
4) per finire in bellezza, l’incapacità di stare da solo e il conseguente tentativo, meschino ed egoista, di riallacciare i rapporti con la rassicurante compagna tradita che lui, sappiatelo, "ha sempre amato e mai messo in discussione".   
Per fortuna Poiana 3 ha avuto la presenza di spirito di aggregarsi alla prima partenza di Viaggiatori nel Mondo, senza neanche sapere bene quale fosse la meta. Adesso si trova in Birmania, dove internet è bandito e non c’è roaming internazionale. Ergo, lui non la può raggiungere :) Cosa succederà al suo ritorno non è dato sapere, ma spero di non doverla raccogliere di nuovo col cucchiaino perché non è stata una bella esperienza.


Che ci crediate o no, da un mese vado in piscina una volta alla settimana, talvolta due :) Annuncio altresì che ormai riesco a nuotare 4 vasche (da 18 m, mica 50, ma questi son dettagli ;)) senza fermarmi. Praticamente un miracolo. Certo, una spinta fondamentale mi viene data dall’acqua a 27° e dal fatto che la piscina sia praticamente deserta negli orari in cui vado io.

Ma come si sa, ogni medaglia ha due facce e il risvolto negativo della piscina è… l’estetista O_o
La rivoluzione delle mie abitudini da grizzly ha avuto anche risvolti comici. Primo, la ricerca dell’estetista più vicina al lavoro che, nel mio caso, è un centro “estetico” cinese. Ecco, non che io credessi che quei bunker oscurati, con immagini di ragazze ammiccanti, il neon rosso che lampeggia costantemente “aperto” e i “massaggi a quattro mani” in bella mostra nel listino fossero davvero dei centri estetici. Ma la mia tirchieria mi ha suggerito che forse, insieme ad altro, tanto perché la copertura funzionasse, potevano infilare nell’attività anche una ceretta a prezzo modico. Si sa che i cinesi sono imbattibili in questo. E va beh, non sto a raccontarvi la storia, vi confermo solo che no, in quei centri non fanno cerette. Solo “massaggi”.
E così mi sono spostata di un isolato e ho fatto la conoscenza dell’estetista dei licantropi di Twilight. Appena entrata, una ragazza che ha la metà dei miei anni mi chiede se la ceretta all’inguine la voglio totale. Quando rispondo che già fa abbastanza male una depilazione da costume, col cavolo che mi spingo oltre, lei mi scruta tra il deluso e l’incredulo e replica “Beh, almeno dietro la facciamo, vero?”
Per fortuna ho la prontezza di censurare un “Dietro in che senso?” e mi limito a balbettare che credo di poter sopravvivere senza. Come sentirsi più vecchia di dieci anni in dieci secondi.

Infine la bella notizia: finalmente abbiamo prenotato il viaggio di capodanno!! :D Dopo aver desiderato per anni di spezzare l’inverno con una vacanza al caldo, finalmente ho preso il coraggio di realizzare questo sogno. E anche se Mr Owl si lamenta perché abbiamo speso troppo, anche se non sempre riesco a non pensare alle oltre 8 ore di volo che mi aspettano, il conto alla rovescia è iniziato: se tutto va bene, fra due settimane sarò col sedere nell’acqua di Watamu beach, Kenya :)
 

Giornate campali

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Ci sono giorni che sai rimarranno scolpiti nella tua vita per sempre, novità che ti cambiano la vita e senza possibilità di ritorno.
Momenti in cui il tempo sembra fermarsi e dilatarsi, mentre il mondo intorno a te scompare.
Attimi in cui un minuscolo filo colorato fa da spartiacque fra la gioia e il dolore.
Ad esempio il primo giorno in cui scopri di avere un capello bianco.
Ad esempio oggi O_o


Non migliora certo la situazione il fatto che la tremenda scoperta sia avvenuta mentre cercavo di farmi bella per essere al massimo del mio splendore. Oddio, splendore è una parola grossa, diciamo sbrilluccichio, via. Dai che è Natale, è tutto una luce, ce la possiamo fare.
E tutto questo lavoro non per uscire con Mr Owl, non per festeggiare con le Poiane un nuovo lavoro di P3 o un nuovo marito per P1, bensì per presentarmi davanti a una commissione d'esame ^^'
 Perché il capo ci ha iscritte a questo corso che dobbiamo assolutamente passare anche se nessuna di noi ha avuto il tempo di studiare (tanto per dire, c'è chi non è neanche riuscita a stampare il regolamento di 50 pagine che dovremmo sapere a menadito... Un'allieva a caso, ovviamente) e quando il maestro ci ha fatto sapere che uno degli esaminatori è un signore anziano, buono come il pane e sensibile alle grazie femminili è scattata la lotta alla minigonna più corta. Come distruggere in un giorno un passato di studentessa modello, massimi voti, concorsi e fronzoli sul curriculum ^^'
E così ieri sera è iniziata la fase di restauro, con Mr Owl spettatore che ruminava un'insalata di una settimana perché "non ho tempo di cucinare stasera, devo prepararmi all'esame" e commentava sarcastico "E ti prepari all'esame così?". Doccia di ore con scrub, capelli lavati con shampoo che condensa tutte le erbe, i fiori, i muschi e i licheni della terra, crema vellutante e a momenti anche la ceretta. Crisi isteriche davanti all'armadio, perché se c'è una cosa che odio con tutta me stessa e non so fare, è proprio decidere cosa mettermi. Flussi di coscienza che stordiscono il povero Owl, fino al suo verdetto "Vestiti da brava ragazza"
"Cioè niente tacco?"
"Ma no, il tacco va benissimo"
"Allora niente gonna?"
"Perché? La gonna sì"
"Allora, scusa, praticamente cosa mi devo o non devo mettere?"
"In effetti non è che tu abbia vestiti neanche vagamente porcosi... Mettiti pure quello che vuoi, non puoi sbagliare"
Ecco come sanno essere d'aiuto gli uomini O_o

Stamattina, quando finalmente credevo che il grosso fosse fatto, indossata la minigonna dei tempi del liceo che oggi è ancora più inguinale di allora, messa in borsa la maglia di ricambio, quella scollata e aderente perché dalla regia mi dicono che "tanto, anche se si vede qualche tortello sui fianchi, è sempre carne fresca e giovane, all'esaminatore non dispiacerà" (credo però che terrò il dolcevita con cui sono uscita...), infilato nella tasca anche il pluriball per imbottire il reggiseno, che non si sa mai, mi appresto a dedicarmi ai capelli.
Ed è proprio in quel momento topico della mia vita, mentre sono in bagno a stramaledire acconciare i capelli in una improbabile piega barocca, che la realtà mi investe con tutta la sua veemenza. Un brilluccichio, molto diverso da quello che auspicavo all'inizio, attira la mia attenzione, come un filo d'argento. Altre volte avevo avuto il dubbio, ma stamattina mi sono scagliata a rovistare tra i capelli con la furia della cacciatrice di pidocchi, finché l'ho trovato il terribile, odioso, tanto temuto capello bianco. Un urlo fa accorrere Mr Owl che cerca di tirarmi su "E' solo più biondo degli altri"
Lo strappo e lo metto davanti al suo pigiama blu: è proprio BIANCO!
"Allora vorrà dire che gli sembrerai una donna dei suoi tempi: gli piacerai ancora di più"
Che dite, può funzionare?
Ok, ok, corro a scaricare il regolamento...

Tortellini dolci al pesto

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Allora, come sta procedendo la vostra Vigilia di Natale? State rimbalzando da un negozio all'altro come una pallina da flipper perché dovete ancora comprare tutti i regali? State mescolando un paiolo di brodo così grande da fare invidia a una strega? Siete in fila dal parrucchiere, o sotto le grinfie dell'estetista perché, caschi il mondo, per le feste dovete essere splendenti come un albero di Natale?
Qualunque cosa stiate facendo, qualsiasi programma abbiate per le feste, ho pensato di farvi i miei auguri lasciandovi una delle ricette più natalizie della mia regione: quella dei tortellini al pesto cotti al forno.

Prima di tutto un po' di ABC del nido: non si chiamano tortelli (quelli sono di pasta sfoglia, ripieni di erbe/ zucca e conditi con burro o soffritto), non sono ripieni di marmellata (quella è la variante fast, molto fast) e non sono fritti bensì cotti al forno (quelli fritti sono alla crema... ottimi!)

Questa è la ricetta di casa mia, partita da mia nonna, modificata da mia mamma, migliorata seguendo suggerimenti di compagne di scuola, amiche, mamme di amiche e così via, tanto che ormai è impossibile riconoscere l'apporto di ognuno. Non è bellissimo? :)
La prima cosa che occorre sapere è che ogni casa ha la sua ricetta dei tortellini e, naturalmente, la propria sembra sempre la più buona ;) Non vi dico che discussioni possono nascere tra i puristi dello zucchero a velo e quelli dello zucchero in granella, tra gli amanti dei canditi e quelli dell'uvetta, tra i paladini della cottura al forno e quelli del fritto.
Insomma, questi sono i tortellini che cuciniamo nel nido e, come dicevo prima... Sono i più buoni in assoluto ;)



Il ripieno va preparato almeno una settimana prima. Come vedete non ho indicato le dosi degli ingredienti perché, come nelle migliori ricette delle nonne, tutto è aggiunto "ad occhio". Bisogna mescolare e assaggiare, aggiungendo questo o quello a seconda dei suggerimenti del palato. Il ripieno va tenuto in frigo per qualche giorno, dopodiché bisogna di nuovo assaggiarlo e correggere a seconda delle preferenze.

Note sul ripieno:
- Per chi non sapesse cos'è il "saporetto", si tratta di un prodotto tipicamente emiliano, un misto di marmellate, mele, pere e sugo d'uva ottenuto con una lunga bollitura (oltre un giorno). Che io sappia nessuno più lo produce in casa: si può comprare in vasetto o a peso nelle migliori gastronomie locali.
- Alcune famiglie aggiungono altri ingredienti come noci sbriciolate, nocciole o canditi. Sbizzarritevi a seconda dei vostri gusti e inventate il vostro pesto! :)


Il procedimento è abbastanza semplice:
- Preparare la pasta mescolando tutti gli ingredienti e lasciare riposare (anche in frigo) per almeno un'ora prima di lavorarla)
- Spianarla col mattarello cercando il giusto spessore: non deve essere troppo spessa, altrimenti non si sentirà abbastanza il ripieno, allo stesso tempo non deve essere troppo sottile, se no potrebbe rompersi durante la cottura. Un tortellino che "sputa" pesto proprio alla fine è una frustrazione ma rassegnatevi: in quasi ogni infornata ve ne capiterà uno ^^'
Il lato positivo è che, essendo troppo brutti da offrire, i tortellini "sputoni" sono i primi che la cuoca assaggia per verificare che il risultato sia buono ;)
- Mettere sulla pasta stesa un cucchiaino di pesto e procedere come se fossero tortelli, chiudendo e tagliando con un bicchiere.
- Spennellare con un uovo sbattuto e spolverare con abbondante granella di zucchero. In genere questo è il mio compito ;) Fin da quando ero bambina e Mamma Pettirosso non si fidava a lasciarmi fare passaggi più complessi, la zuccheratrice di tortellini ero io. Modestamente, dopo trent'anni di esperienza ormai so farlo discretamente bene ;D
- Infornare a 200° per 15'-20' o finché non sono dorati. Controllateli spesso perché si bruciano velocemente.




Con questa ricetta partecipo a:

 

Il compleanno del pettirosso

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Se passaste nel nido per un compleanno di pettirossi, uno a caso, con molta probabilità potrebbe succedere che:

- Innanzitutto, che ci sia un tempo infame. Anzi, questa è praticamente una certezza. Nello specifico è piovuto da mattina a sera (allagamenti inclusi...) e c'è stato così buio che alle 16.00 sembravano le 18.00. Nel caso improbabile in cui qualcuno non me l'abbia ancora sentito dire: non fate nascere i vostri figli a gennaio!


- Che la festeggiata - sempre una a caso - insista per infilare sulla torta tante candeline quanti sono gli anni che compie. Anche se ha passato da un pezzo l'infanzia e pure l'adolescenza. Anche se Mamma Pettirosso si lamenta perché con tutte quelle candele la torta sembrerà una torcia e si coprirà tutta di cera. Niente da fare: io AMO le candeline. Anche se quando sono arrivata ad accendere l'ultima le prime si erano già spente. Anche se ho rischiato un attacco d'asma a volerle soffiare tutte in una volta. Avere quel tripudio di lucine è uno dei pochi aspetti positivi del compiere una veneranda età :)


- Che Mamma Pettirosso si commuova e riesumi gli album di fotografie del tuo primo anno di vita, per mostrare a tutti che la torta che stanno per mangiare è la stessa del primo compleanno del suo bellissimo pulcino pucci pucci pio pio O.O


 - Che Papà Pettirosso e Mr Owl facciano a gara a chi scatta la foto più sfuocata dell'anno. Non se n'è salvata una, compreso il reportage con Tigro, costatomi un numero considerevole di unghiate. Continuo a non avere una foto decente col gatto, ma almeno posso pubblicare senza problemi l'immagine del momento clou: sfido chiunque a riconoscermi ;)


- Che Cugina Bella voglia farti credere di pesare solo 7kg meno di te, cosa evidentemente impossibile. Dopo dieci minuti di tira-e-molla ha l'illuminazione: "Ma tu non sei una di quelle che salgono sulla bilancia solo al mattino, svestite? Perché forse l'ultima volta mi sono pesata dopo cena, vestita..."
Ecco, allora: no, per essere precise io non solo devo essere appena sveglia, ma prima di mettere piede sulla bilancia mi assicuro anche di essere nuda come un verme, a stomaco e vescica vuoti e unghie tagliate corte. Ed espiro profondamente.
Ah, ovviamente qui la foto non la metto, eh? ;)
 
 

Il mare d'inverno? Watamu beach, Kenya

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Avevo preso tante informazioni, ma proprio tante, approfondite e da più fonti. Avevo studiato il clima di ogni angolo della fascia tropicale e fatto un grafico comparativo che, modestia a parte, era un piccolo capolavoro: sei località messe a confronto per temperatura dell'aria, dell'acqua, ore di luce, ore di volo... e costo del viaggio. Perché stavolta ero decisa più che mai: il capodanno volevo farlo al caldo.

All'inizio la scelta era caduta sugli Emirati Arabi, che né io né Mr Owl abbiamo ancora visto, ma mi sono lasciata scappare uno sconto succulento come una polla alle prime armi e di pagare un botto per andare dove non si può nuotare in mare non mi andava.
Ho detto mare? Il mare... Ah, il mare! E' strano come una come me - che non ama particolarmente le spiagge né fare la lucertola sotto il sole - possa arrivare ad agognare il mare d'inverno. Era questo che desideravo con tutta me stessa: essere abbagliata dalla luce dell'estate, fare bagni di sole e mettere il mio illustre deretano, bianco cadaverico, ammollo nel mare.

All'inizio il Kenya non l'avevo neanche preso in considerazione, difatti è stata l'ultima destinazione a entrare nel mio grafico comparativo super-professionale. Questo perché avevo sempre sentito dire che le sue spiagge non fossero granché, soprattutto per via delle famigerate alghe: lo vedevo come una meta da safari, non certo per una vacanza sole & mare. In effetti, anche dopo aver deciso, diverse persone mi hanno fatto pensare che forse non era stata una scelta ben ponderata: tutti a dire che il mare del Kenya... sì, insomma... non è brutto però... neanche speciale... insomma, "Per una vacanza al mare andrei da un'altra parte".
Interessante notare come queste "altre parti" fossero generalmente paradisi tropicali come i Caraibi o le Maldive, isole sicuramente splendide ma che hanno il piccolo neo di distare almeno 10/12 ore di volo e costare il doppio del Kenya ;) In definitiva, sono partita speranzosa ma senza farmi troppe illusioni: non speravo certo di ritrovare il mare di Zanzibar. Diciamo che avevo scelto il Kenya perché mi era sembrato il giusto compromesso tra distanza, prezzo e clima.

Coincidenza ha voluto che poi trovassi posti così. Ora, sarà che sono di bocca buona, sarà che non sono mai stata alle Maldive, né alle Isole Vergini britanniche, non ho mai provato Bora Bora né la Nuova Caledonia, sarà quel che volete ma, secondo me, questo mare non è malaccio :)



Innanzitutto vorrei spendere due parole sul viaggio. Volo di andata con scalo (per fortuna notturno) per un totale di NOVE ore. N-O-V-E.
Volo di ritorno di OTTO ore soltanto ma di giorno, vale a dire "non passa un c****". Di fatto, la distanza più lunga che il pettirosso abbia mai coperto col mezzo di trasporto tanto odiato. Ebbene, signori e signore, anche stavolta è stato un successone. Vi dico solo che ho affrontato il ritorno senza gocce :) Va bene che ero rilassata, abbronzata, sorridente e reduce da una bella vacanza, ma direi che un bel pat-pat sulla spalla me lo merito, no?

31 dicembre 2013
Il nostro arrivo nella caotica Mombasa non è dei migliori: sono le dieci del mattino e il cielo è coperto. Per un attimo mi vengono tutte le paranoie del mondo: dopo aver convinto Mr Owl a venire fin qui fracassandogli gli zebedei per settimane, ecco che oltre al mare melmoso ci becchiamo anche il brutto tempo. Come minimo mi affoga (ovviamente nelle alghe).
Per fortuna mentre sbrighiamo le procedure dei visti (non propriamente rapide) e aspettiamo i bagagli il sole fa in tempo a spuntare. Un'ora dopo, usciti dall'aeroporto, ci togliamo strato dopo strato e siamo contenti di scoprire che il pullman ha l'aria condizionata. In Kenya è piena estate :) Scopriremo poi che il clima, almeno in questo periodo, funziona così: al mattino è nuvoloso, talvolta con qualche piccola gocciolina di pioggia, poi tra le dieci e le undici appare come dal nulla il sole, tutto d'un tratto, investendoti con una potenza inaudita. Per darvi un'idea, io e Mr Owl siamo riusciti a far fuori DUE flaconi di crema protezione 30! Non solo: l'ultimo giorno ci siamo azzardati a scendere alla protezione 10 col risultato di trasformarci in due aragoste ^^'

Una volta sul pullman, i 120 km che ci separano da Watamu sembrano infiniti: le prime due ore procediamo a lentezza snervante a causa del traffico, dei rallentatori e dei controlli di polizia. Intorno a noi la città brulica di gente e di mercati di ogni tipo.




Infine un'ultima mezz'ora di sentiero sterrato con crateri grandi come vasche da bagno. "Il massaggio è compreso nel prezzo" ridacchia l'autista: una frase fatta che sentiremo ripetere da ogni conducente di auto, moto o tuk tuk.
Nemmeno il primo impatto con l'hotel è idilliaco: veniamo accolti dal personale in costume che intona una canzoncina trita e ritrita. Io e Owl, entrambi non abituati ai villaggi, temiamo subito trenini, attività organizzate a bordo piscina, balletti con le mani alzate, spettacoli soporiferi in un anfiteatro. Fortunatamente non sarà così, anzi, l'esperienza del villaggio turistico si rivelerà inaspettatamente positiva: nonostante la fauna dei villaggi turistici sia spesso pittoresca, già il primo giorno conosciamo due coppie con le quali faremo amicizia. Finiremo per mangiare sempre insieme, scegliere i posti vicini in spiaggia, fermarci a chiacchierare dopo cena e organizzare le escursioni in gruppo. Questo nuovo modo di viaggiare in compagnia ci è piaciuto così tanto che stavo pensando di coinvolgere amici e conoscenti nel viaggio che stiamo programmando per la prossima estate :)

Tornando al nostro capodanno, potrei stuzzicare la vostra invidia raccontandovi della cena a bordo piscina con le donne seminude in abito da sera (ovviamente tranne me - che non avevo ancora ben capito di essere stata catapultata in piena estate e mi ero messa pantaloni tecnici da escursione, polo e scarpe da ginnastica ^^' Vi prego, non commentate) o del menù a base di aragoste (che io non mangio... Però un nostro compagno di vacanza ha fatto onore anche alla mia razione, sbafandosene ben quattordici O_o). Ma non voglio infierire, quindi vi confesso solo che il brindisi all'anno nuovo l'abbiamo fatto in riva al mare, ballando a piedi nudi sulla sabbia ;)
E che dire del primo dell'anno?



Appena riusciamo nella difficile impresa di sbullonarci dal letto (due ore di fuso indietro saranno anche poca cosa, ma non al mattino ;)) partiamo alla scoperta del tanto sospirato mare. Innanzitutto va detto che il mare keniota, come quello tanzaniano, è soggetto al ciclo delle maree. Questo vuol dire che ogni sei ore il mare si muove di parecchie centinaia di metri, cambiando radicalmente il paesaggio. Credo che il mondo dei turisti si divida in due posizioni nette rispetto a questo fenomeno: o lo si ama o lo si odia. Io faccio parte di quelli che ne sono totalmente affascinati :)
Lungi dall'essere disgustata dai resti che la marea che si ritira lascia sulla sabbia (tutti naturali, intendiamoci: foglie, alghe, rami, ecc.) sono entusiasta della possibilità di fare lunghissime passeggiate sulle lingue di sabbia bianchissima che emergono dal mare. E' possibile camminare per centinaia e centinaia di metri, arrivando addirittura alla barriera corallina.
Per non parlare delle scoperte naturalistiche che accompagnano queste escursioni: non è raro incontrare stelle marine coloratissime, pesci palla, polipi, pesci angelo, murene, granchi di ogni grandezza e tantissimi altri animali.



E che dire delle piscine naturali di acqua cristallina che costeggiano le lingue di sabbia? Puoi scegliere di fare un bagno in quelle più profonde o di spiaggiarti come una foca sirena in quelle basse pochi centimetri. Per me sono un'attrazione irresistibile. Trascorrerei ore ammollo in quelle pozze trasparenti e calde al punto giusto, sono la mia droga :)


Va detto poi che il mare keniota è verde. Passa dal verde acqua al verde smeraldo, dal verde giada al verde scuro, ma non è mai azzurro, come ad esempio il mare di Zanzibar poco più a sud. Certo, è sempre meglio del grigio del mare del nord o del nocciola dell'adriatico ;) ma per qualcuno quella sfumatura giallastra è di troppo. Per quel che mi riguarda, pur preferendo l'azzurro, allontanarsi dalla costa in catamarano e tuffarsi tra onde esattamente color smeraldo è un'esperienza unica.


Si tratta inoltre di un mare "vivo", popolato non solo dai bei pesci che citavo sopra ma anche da ricci, alghe, piante marine ruvide o viscide, oloturoidei (altresì detti "stronzi di mare" ^^') per non parlare di scogli, sassi e piccoli pezzi di corallo mescolati alla sabbia che rendono potenzialmente pericoloso camminare senza scarpette di gomma. Certo è molto più scomodo di una piscina ma vuoi mettere la bellezza di un mare vivo?


Per quanto facendo lunghe passeggiate verso la barriera corallina si scopra un mare niente male, per quanto siano comodo avere un ricco buffet dietro l'angolo, completo di succulenti spiedini di barracuda, patate arrosto da urlo e ananas già tagliato a fette, non si può proprio rimanere una settimana in villaggio. Qualche escursione è obbligatoria e in zona c'è solo l'imbarazzo della scelta. Ma ve ne parlerò la prossima volta :)
Per ora auguro a tutti un bellissimo fine settimana!
 

These are a few of my -least- favourite things

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Accidenti come fatico a scrivere regolari aggiornamenti ultimamente! Sono già passate più di due settimane dall'ultimo... E dire che questo dovrebbe essere ancora un periodo tranquillo al lavoro O_o
Eppure, nonostante la mia incostanza, qualche blogger magnanima ha deciso addirittura di premiarmi :) Lei è PrecariaMamma e il premio è questo


Che tra l'altro mi avevano già assegnato (diversi mesi fa... sempre in un periodo di latitanza... ehm) Elena e Siro insieme a questo altro premio

Vi confesso che questi pensieri mi riempiono sempre di gioia e orgoglio: alla faccia delle grandi blogger che declinano ogni premio per mancanza di tempo, io me li prendo tutti e mi ringalluzzisco pure. Il bello dei blog piccolini è che basta poco per sentirci un Pavone Alfonso per qualche minuto ;)

Ovviamente ci tengo a ricambiare, anche se ormai non so bene cosa raccontare, dopo avervi svelato 7 cose di me, 10 piaceri della vita, aver risposto a 11 domande su di me. Allora faccio un po' di testa mia e vi elenco sette cose insospettabili che non mi piacciono:

- I profumi, soprattutto quelli femminili. Ho provato più volte a comprarne, ma gli unici che sopporto sono quelli che svaniscono dopo pochi minuti ^^' quindi mi sono rassegnata a farne a meno. Il problema è quando capito vicino a un'amante del profumo... ad esempio la moglie del capo, che occupa la scrivania di fronte a me O_o

- Mischiare cibi diversi. Ad esempio il gelato con la macedonia di frutta o la crema con la torta di mele. Ci credereste? Preferisco di gran lunga mangiarli separati. Ovviamente se mi capitano sotto il naso mescolati non è che faccia grandi storie, eh? ;)

- La maggior parte dei cibi arancioni: zucca, melone, carote, albicocche. Non ha a che vedere col colore, naturalmente, ma col sapore. Sarà una coincidenza o la vitamina C avrà davvero un suo sapore?

- Le scimmie. Ormai sapete che adoro tutti gli animali, eppure per le scimmie non riesco a provare alcun feeling. Confesso che non m'inteneriscono neanche i loro cuccioli. Chissà che non sia perché assomigliano troppo all'uomo?

- I piedi. Non mi piace guardarli, toccarli e fino a qualche anno fa evitavo i sandali aperti davanti ^^'. Mia mamma racconta che, quando ero molto piccola, se gattonando arrivavo in mezzo ai piedi degli adulti mi mettevo a piangere.

- La pennica pomeridiana. Per essere più precisi non è che non mi piaccia, ma non sono una di quelle che si appisolano dieci minuti poi voilà, sono fresche come roselline. No, io cado in letargo come un orso, se dopo due ore osate provate a svegliarmi mi trasformo in un drago sputafuoco e per una mezz'ora buona dal risveglio sono acida come uno yogurt scaduto. Davvero, meglio non lasciarmi avvicinare al divano dopo pranzo!

- Il canto delle rondini. Non so perché ma lo trovo terribilmente malinconico.

E' molto probabile che in passato abbia già elencato qualcuno di questi punti, un po' come Fido in Lilli e il Vagabondo. Abbiate pazienza come con la nonna che vi racconta sempre di "quella volta che era giovane e andava a ballare con la Jole". Fate finta di niente e andate invece a spulciare i sette blog a cui, a mia volta, passo il premio:

Shaula
Verde Pomodoro
Ti Asmo
Squa
PdC
Suster
SaleQB

Buona lettura! :)
 

Outing

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E' tutto il giorno che provo a scrivere questo post. Inutilmente, nonostante siano altri due giorni che ci penso e provo a buttar giù qualcosa mentalmente. Frasi sconnesse, caotiche, confuse, un susseguirsi di emoticone più che di parole comprensibili, un discorso che a pronunciarlo ad alta voce sembrerebbe il vaneggiamento di un ubriaco. In effetti mi sento abbastanza ubriaca. Ubriaca di felicità :)
Eppure in questi mesi mi ero immaginata spesso come avrei dato la notizia: avevo anche scritto qualche appunto che adesso mi fa ridere perché ancora una volta la sensazione vera che provi quando ti trovi in una situazione tanto attesa è diversa dalle aspettative. Quindi eccomi senza parole. Allora ve lo dirò così, come viene, senza pensare troppo né rileggere. Voi però prendete una sedia, ok? Perché ne ho fatta già cadere una con 'sta bomba, non vorrei avere anche il vostro femore sulla coscienza ;)


Ebbene sì, nel nido si sta covando. Quello che nessuno immaginava possibile è accaduto: Robin e Owl, single impenitenti allergici anche alla convivenza, hanno preso tutti in contropiede e, quatti quatti lemmi lemmi, hanno deciso di riprodursi. Dopo nove estenuanti mesi di ricerca io, proprio io la detentrice del record di anti-istinto materno, sono andata in brodo di giuggiole davanti a quelle due lineette rosa lì sopra. Obiettivamente, le avete mai viste due lineette così? Belle, rosee, nette, un piacere per gli occhi. E non vi dico come sono spuntate velocemente! Si vede che sono proprio lineette speciali... Ok, mi ripiglio.

E' successo solo una settimana fa (giovedì 13 febbraio, che non mi volevo rovinare il giorno di San Valentino con la frustrazione di un eventuale negativo) ma è stata una shakerata tale che mi sembra sia passato un mese almeno. Non ci credete?
Beh, considerate ad esempio che quando ho ritirato le analisi del sangue ho notato un valorino un po' alto. Non uno a caso, ma proprio quello dell'ormone della gravidanza. Visto che sono una testarda autolesionista ho pensato bene di cercare informazioni su internet e, ancora meglio, chiedere lumi in un forum. Dopo neanche un'ora ero convinta di aspettare tre gemelli, anzi, avrei dovuto ringraziare Sant'Anna patrona delle partorienti se non erano anche quattro.
Ieri finalmente la visita dalla ginecologa e in quattr'e quattr'otto vengo a sapere di aver concluso l'8° settimana di gestazione (che per i non addetti ai lavori, come me, vuol dire secondo mese), di dover prenotare una fantomatica translucenza nucale, di avere una "data presunta del parto" (ommioddio, ho detto "parto"? O_o) e, soprattutto, di pesare un chilo più del previsto. Ovviamente la colpa era dell'orario: salire sulla bilancia alle 14.30 dopo aver pranzato con due piatti di tagliatelle al ragout può giocare questi scherzi.
Esco dallo studio con un plico di scartoffie e la segretaria mi riempie l'agenda di appuntamenti: altre analisi del sangue, eco, esame 1, esame 2, ha già pensato al corso preparto? Perché noi ne organizziamo di bellissimi...

Robin, respira. Al momento preferisco non pensare che:
1) Ora che siamo riusciti a far entrare quel coso lì, prima o poi dovremo anche farlo uscire. E prevedo sarà ancora più complicata del viaggio di andata ^^'
2) Quello che mi attende è il momento di lavoro più intenso dell'anno, che coinciderà esattamente con il mio 4°, 5° e 6° mese di gravidanza.
3) Stavolta seriamente, che purtroppo non ho certezza che si arrivi al 4°, 5°, 6° e via fino al 9° mese. Pur volendo evitare paranoie e pessimismi, so bene che le gravidanze, soprattutto le prime, si interrompono anche troppo facilmente.

L'aspetto positivo è l'assenza delle nausee. :D E non è poco! Lo dico piano perchè non è detto che non arrivino in ritardo, ma mentre ero ignara di tutto ho scofanato: riso basmati con pollo, salsiccia e verdure saltate (alla voce verdure leggere peperone rosso e cipolla), fish & chips + le chips di Mr Owl che non gradiva, frittata con cipolla, cibo cinese fritto e ri-fritto (se lo sa la gine che mi ha fatto una capa tanta con l'alimentazione sana mi scrocia). Che dite, io speriamo che me la cavo?

Ma soprattutto, non ho shockato anche voi, vero? ;)

Aggiornamenti di metà... ops, fine settimana

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Va beh, evidentemente mi è scappato un po' il tempo e questo post, iniziato mercoledì, esce solo ora ^^' Però ci tenevo a non rimanere troppo muta, anche senza avere di nulla di speciale da dire. E' come se mi sedessi davvero di fronte a voi, un tè davanti (quello c'è davvero ;)) e chiacchierassimo del più e del meno :)
E quindi via con gli aggiornamenti, futili o importanti che siano!


La prima, meravigliosa notizia è che finalmente siamo riusciti a vendere la casa dei miei genitori in campagna. Oddio, vendere è una parola grossa: dovrei dire più che altro svendere, perché purtroppo, col crollo del mercato immobiliare, in neanche dieci anni il valore è sceso a un terzo O_o
Però abbiamo pensato che fosse comunque conveniente vendere: mentre una volta si cercava di guadagnare, al giorno d'oggi ci si accontenta anche del solo fatto di liberarsi di spese fisse. Certo è triste vedere svalutato qualcosa che ami, oggetti per cui hai lavorato tanto (e speso tanto...), ma sono insolitamente serena davanti a questo distacco: è più forte il sollievo all'idea che i miei non debbano più sobbarcarsi le spese di una seconda casa, onestamente insostenibili.
Pur adorando il luogo dove sono cresciuta, dove io e Mr Owl abbiamo trascorso le ultime due estati, non sono triste all'idea di abbandonarla. Per fortuna ;)
Il vero nodo dolente è svuotarla da tutto quello che abbiamo ancora lì. E' incredibile come, nonostante ci sembrasse di aver portato via tutto, la casa sia ancora piena di cose nostre O.O Ma quanti oggetti siamo in grado di accumulare? In solaio c'è una vita di ricordi, cianfrusaglie e spazzatura che fa concorrenza alla discarica di Labyrinth.
Presa dalla foga di far spazio (nonché da quella di guadagnare qualcosa, da brava "braccino corto") ho iniziato a mettere in vendita tutto tramite annunci online e... gente, mi si è aperto un mondo!! Sappiate che è possibile vendere di tutto, anche la Cherry Merry Muffin degli anni '80 o le miniature degli Snorky a cui, immancabilmente, si è rotto il tubo/naso.
Per non parlare dei personaggi pittoreschi che incontri ;) Per il tapis roulant vecchio di 20 anni che cigola miseramente ho ricevuto una ventina di richieste da altrettante persone interessate a tapys rulante, tappì rollè e tapis rotolant. XD

In ufficio la temperatura sta salendo a causa dell'imminente tour de force, con eventi consecutivi da aprile a luglio. E così Stakanov ha iniziato ad azzannarsi con El Tigre Jurasico. O meglio: che si guardassero in cagnesco non era una novità, ma ultimamente fanno faville. Mentre ridacchiavo tra me e me del deja vu, Stakanov mi ha stupita sospirando come un amante innamorato "Ah, Robin, ma perché non la segui più tu la logistica?" A costo di sembrare perfida, vi dirò che è stata una piccola soddisfazione. Non che creda di piacere a Stakanov più di TJ (né che la cosa mi interessi) ma questa frase è la riprova che, col tempo, abbiamo trovato un modo per collaborare, nonostante le difficoltà iniziali. E se non son soddisfazioni queste! ;)

Un'altra conseguenza dell'impennata del carico di lavoro è che il capo non ha più tempo per nessuno. A voler essere puntigliosi, lui non ha mai tempo neanche nei periodi che dovrebbero essere tranquilli, con il risultato che da due mesi devo parlargli di straordinari e trasferte del 2012/13 e non mi ha ancora concesso udienza. Che ci crediate o no, la prima email in cui gli chiedevo di onorarmi di mezz'ora del suo prezioso tempo risale al 29 gennaio. Da allora mi ha cordialmente ignorato. D'accordo che lui non ritiene una "priorità 1" il pagamento dei miei arretrati, ma non mi sembra serio far finta di niente per tanto tempo. Non c'è da irritarsi?

Va da sè che in ufficio non ho ancora detto a nessuno del mio "stato". La mia idea era di informare per primo il capo, non appena fossi riuscita a incontrarlo da solo, poi le colleghe. Visto però che col capo è impossibile parlare, stavo pensando di aspettare ancora una settimana, fare la seconda ecografia e poi, se tutto va bene, dirlo apertamente a tutti. Se Lui lo saprà insieme agli altri o addirittura dopo, peggio per lui. Avrei voluto gestirla diversamente, ma non posso fare altrimenti. Anche perché sarò già alla fine del terzo mese, non posso attendere oltre. Voi che ne dite?

Per fortuna, al di fuori del lavoro, l'outing non è stato un problema ma una gioia :) L'ho già scritto più di una volta nelle risposte ai commenti, ma non avete idea di come scaldi il cuore la commozione delle persone quando lo vengono a sapere! :)) Vedere che sono genuinamente felici per te, che la tua gioia genera gioia negli altri, è qualcosa di sublime. Forse è l'aspetto più piacevole e magico di quest'avventura, fino ad ora.

A questo proposito, voglio rassicurare tutte sul fatto che questo NON diventerà un mommy blog. Credo che ce ne siano abbastanza in giro (anche troppi aggiungerei ^^') e personalmente io ne ho fin sopra ai capelli di leggere noiosissime cronache di quante volte mangia, quanti pannolini sporca, quante volte si sveglia o rutta un piccolo, illustre sconosciuto. E' un po' come vedere le diapositive di una vacanza a cui non hai partecipato. Ma chissene?? Insomma dai, giusto mamma, papà e nonna potrebbero essere interessati a quella che è la normale, normalissima routine di ogni bambino!
Certo non posso far finta che non stia succedendo niente e sono consapevole che questo cambiamento sarà di portata tale da fagocitare gli altri ambiti della mia vita, ma vi prometto solennemente che non vi tedierò con l'elenco dei capelli spuntati sulla regal crapa o con lo studio comparato delle cacche a seconda del cibo ingurgitato. E, soprattutto, non sbaglierò destinatario per le dichiarazioni d'amore spassionato in occasione dei complemese. Se avrò qualcosa da dire, lo farò direttamente a lui, magari con una lettera che potrà leggere in futuro.
Speriamo solo di non rimbambire subito e rimangiarmi tutto alla velocità della luce! ^^'
 

E se non fosse una Lei?

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Questo è il motivo per cui non scrivo da un po', il cruccio che mi fa deconcentrare da qualsiasi altra cosa per ricondurmi a quello che ultimamente è diventato il pensiero fisso delle mie giornate: e se fosse davvero un Lui come è sembrato alla ginecologa dalla translucenza?

Che poi io non lo volevo neanche sapere il sesso. Ero beata, appagata dalla mia situazione, soddisfatta di potermela godere senza nausee e altri malesseri. Proprio il weekend scorso mi chiedevo com'era possibile sentirsi così piene di sensazioni positive, così perfettamente a proprio agio con sé stesse e col mondo... Ecco, che dire, me la sono tirata!

Per non rovinare tutto avevo deciso di non voler sapere il sesso. Non ancora. Non mi sentivo pronta a sentirmi dire "è un maschio", eventualità che temevo terribilmente, visto che Mr Owl ha una schiera di parenti tutti maschi, che denunciano un'inconfutabile tendenza a trasmettere il gene y alle future generazioni. Avrei preferito affrontare questo pericolo quando fossi stata pronta a digerirlo, ad esempio dopo aver iniziato a sentire calcetti e movimenti che, volente o nolente, mi avrebbero fatto innamorare di quel che cresceva in panza senza riserve.

E invece no, alla TN non sono stata abbastanza svelta e, per quanto indirettamente, ho capito che la dottoressa ha visto... un Lui.
L-U-I?

Il sollievo per il buon risultato dell'esame è stato surclassato dallo sgomento. Come faccio adesso? Cosa me ne faccio esattamente di un figlio maschio?
E, badate bene, non si tratta di questioni futili come non poter comprare abiti rosa o mollette per capelli; il mio sconvolgimento è più profondo. Io non sono una mamma di maschi. Non sono abituata ad avere a che fare con maschi e non so come relazionarmi con loro. Adoro le donne, il nostro universo fatto di sfumature e contraddizioni. Rispetto a noi, la disarmante semplicità del funzionamento maschile è davvero frustrante.
Non amo i giochi da maschio, ho sempre rifuggito i divertimenti chiassosi o "fisici". Come potrò trovare un modo di giocare con un bambino, io che odio gli sport con la palla, le macchinine, le lotte, i mostri schifiltosi, e amenità simili? Cosa potrò condividere con lui? Come riuscirò a relazionarmi con lui quando sarà più grande? Riuscirò a creare una qualche complicità con un bambino estasiato dalle meraviglie del suo pisello prima, e con un adolescente in preda agli ormoni e al rifiuto della doccia poi?

E ancora, arriverà il giorno in cui non sentirò più la mancanza di quello specialissimo legame madre - figlia che avrebbe potuto essere e non sarà mai? Perché, diciamocela tutta, c'è qualcosa di unico e bellissimo nei rapporti tra donne e chi non lo riconosce deve aver avuto esperienze ben negative.
E poi la femmina me la meritavo: avevo iniziato la "dieta pro femmina" del dott. Stolkowski, avevo seguito il metodo di Shettles privilegiato i giorni lontani l'ovulazione, avevo evitato di fare la verticale, avevo valutato tutto il valutabile, anche il calendario cinese era dalla mia parte ^^'
Nonostante la "maledizione della famiglia gufi" io un po' ci speravo :_(

Il primo evento della stagione si avvicina...

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... E io sono qui che cerco di non cadere sulla tastiera con la bolla al naso ^^'
Chi ha detto che il secondo trimestre di gravidanza (iniziato la settimana scorsa :)) infonde energie che neanche un leone, deve aver visto pochi leoni in vita sua: se fossero come me, verrebbero sbranati dalle gazzelle!
Ultimamente alterno due fasi: fame e sonno. Praticamente sono diventata un neonato :D Quando sono sveglia mangio come se non avessi un fondo. Non c'è modo di placarmi e spazzolo indifferentemente tutto quello che mi trovo sotto il naso. Quando miracolosamente mi sazio, ecco che sono preda di un sonno invincibile. Tutto in pochi secondi eh? Faccio appena in tempo a dire "Ah, finalmente sono piena" che l'ultima parola si trasforma in sbadiglio O_o Povera me!
Ero così orgogliosa di essere ingrassata solo mezzo chilo nei primi due mesi e mezzo... Nelle ultime due settimane ne ho messi su altrettanti, temo che prenderò presto il largo ^^'

Nel frattempo in ufficio siamo a tre settimane dal primo evento della stagione (uno dei più importanti e complessi) e c'è una gran pace che assomiglia pericolosamente alla quiete prima dell'uragano. Tutto procede con troppa calma. Mancano da definire due cene su tre, molti partecipanti non hanno ancora confermato la loro presenza, eppure Capo continua ad essere poco presente come sempre.
Non c'è ancora la frenesia di limare i dettagli, fondamentalmente perché non ci sono dettagli: abbiamo ancora voragini da definire nel programma! O_o In tutto questo cerco di mantenere il più possibile un atteggiamento zen anche se, lo confesso, ultimamente sono parecchio più nervosa del solito e questo sia che mi trovi nella fase fame che in quella sonno ^^' Ri-povera me!

La bella notizia è che el Tigre Juràsico è tornata dai Caraibi. Sorvolando sul fatto che solo lei poteva programmare due settimane di vacanza il mese prima degli eventi, stavolta ho temuto seriamente che non tornasse più: guarda un po', il giorno prima del suo volo di rientro, con tempismo perfetto, un ladro ha pensato bene di rubarle il passaporto. E, nonostante avesse comprato un biglietto aperto (dettaglio che mi ha preoccupato non poco) tutti gli aerei sembravano pieni fino al 10 di aprile.
Per fortuna ce l'abbiamo fatta: con la pelle carbonizzata e le extension biondo platino la scorsa settimana ha varcato la porta dell'ufficio a passo di salsa. Vi dirò, anche se ho fatto fatica a riadattarmi alle sue continue chiacchiere vacue da quindicenne, l'ho accolta con gran calore: il fatto che quest'anno si occupi lei della logistica, che l'anno scorso era sul mio groppone, la rende una presenza indispensabile... almeno fino a giugno ;D
 

Frammenti di ritorno

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Dopo tanto, tantissimo tempo eccomi di nuovo qui, in punta di piedi, a chiedermi cos'è successo nella blogsfera nel frattempo e se c'è ancora qualcuno che passa da questo spazio. Vi risparmio le scuse di rito: il motivo della mia assenza è sempre la mancanza di tempo, a cui stavolta si aggiunge la volontà di non scrivere aggiornamenti tutti incentrati sulla gravidanza. Perchè anche se ho promesso (e non ho cambiato idea) che questo non diventerà un mommy blog, è vero anche che in questo momento la vita mia e di Mr Owl è incentrata su una cosa sola, LA cosa, ovvero il carciofino :)
Carciofino che cresce senza disturbare, tanto che sono entrata nel quinto mese senza quasi accorgermene. Lo scorso weekend abbiamo avuto il primo evento della stagione, quello che tradizionalmente ci impegna di più, e mi sono accorta tutto d'un tratto che la pancia è cresciuta solo perché non riuscivo a piegarmi con la facilità di sempre.

E' stato un bel sospiro di sollievo uscire indenni da questo evento: le mie colleghe sono state fantastiche, tutte protettive e pronte a ricordarmi che "non devi affaticarti! Non portare pesi! Mangia! Bevi! Siediti! Riposati!" Adorabili, tutte. Beh, tutte tranne TJ che per la prima volta è riuscita a farmi davvero imbufalire.
Serata in riva al mare, beach party che evidentemente TJ si sta godendo parecchio. Purtroppo devo disturbarla mentra prova le pose più adolescenziali del suo repertorio perchè ho bisogno dell'auto che condividiamo (e che è parcheggiata nel suo hotel) dato che la mattina dopo dovrò accreditare i nuovi clienti che arrivano alle nove. Visto che non ha le chiavi con sè, le chiedo di andare insieme al suo hotel, così me le passa e poi può tornare a scattare fotografie e pomodorare con la polizia.
Non mi sembra una richiesta assurda, considerando anche tra andare e tornare staremo via 10/15 minuti al massimo, invece si apre il dramma. Perchè "non ne ho voglia, adesso proprio no! Insomma mi sto rilassando e sono stanca! Io quando stacco la spina non voglio più pensare al lavoro (come se le cene coi clienti non fossero lavoro)! Perchè non me lo hai detto prima (come se entrambe non avessimo avuto faccende più urgenti da risolvere O_o) Io non sono come voi che vivete per lavorare (??), io ho bisogno dei miei spazi anche in trasferta! Insomma, adesso aspetta un attimo!"
Segue un quarto d'ora in cui aspetto che si degni di riattaccare la spina e ricollegarsi al lavoro. Rimpiango di non avere avuto la prontezza di ribattere che, se le scocciava tanto abbandonare il party, poteva anche andarci lei ad accreditare i nuovi arrivati il mattino dopo. Di fatto rimango impalata lì in piedi di fronte a lei che, sprofondata in un divanetto, è intenta a pubblicare le ultime foto su Facebook.
Alla fine si decide, con un gran sospiro inizia ad armeggiare nella borsa e, toh, trova le chiavi della macchina! Tragedia risolta, non c'è bisogno che perda neanche un attimo del party per venire con me in albergo. Quello che rimane è il mio disgusto per quello che è successo, l'incredulità che una quarantasettenne che si definisce una professionista possa arrivare a comportarsi così.
Non che questo incidente mi abbia avvelenato il sangue. Il giorno dopo la giornata era stupenda, sole pieno in barba alle previsioni e sono addirittura riuscita a fare una rapida passeggiata in riva al mare :) Dieci minuti solo per me e carciofino, in cui abbiamo respirato lo iodio che pare faccia tanto bene e ci siamo rilassati al sole. Sono stati solo pochi minuti ma mi è sembrata una mini vacanza, solo io e lui: una sensazione intima e bellissima :)
Confesso che un po' invidio le donne che riescono a godersi la gravidanza ritagliandosi tanto tempo per sè, ascoltando il loro corpo e prendendosene cura. Io non sto facendo molto per me e per panza, tranne inghiottire integratori (a fatica: ma quanto sono grossi??) e ungermi tutti i santi giorni di olio di mandorle (scocciatura da poco! O_o). Carciofino mi fa un po' tenerezza per come fa il suo dovere senza disturbare, senza dare problemi di alcun tipo, addirittura senza farsi sentire: mai un sintomo, mai un esame sballato, mai una perdita, non ha neanche iniziato a palesarsi con quelle bolle d'aria che pare siano i primi calcetti (molto romanticamente la mia ginecologa li ha definiti simili ai movimenti intestinali ^^').
Confessione 2: Mr Owl è già sulla buona strada di un discreto rimbambimento, ma anch'io inizio a sciogliermi. Se lui alla translucenza ha pianto come un vitello (dettaglio che non deve uscire da qui, ovviamente!) alle ultime eco mi sono quasi commossa anch'io a vederlo muoversi così, come un bambino vero.
Da parte loro, i nonni non sono da meno. Tanto per svergognare pubblicamente tutta la famiglia, Mamma Pettirosso ha dichiarato di "sentirsi incinta lei" e non passa giorno senza che legga su internet i progressi di carciofino in quelle ventiquattro ore. A proposito, è stata proprio lei a coniare questo soprannome: chissà perchè, tutti ci aspettiamo che il pulcino sia un piccolo Calimero, scuro e bruttarello ^^' L'ho detto che provenire da una famiglia di belli ha i suoi svantaggi, no? ;)


La prima metà della gravidanza

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Eh sì, perchè siamo a 21 settimane piene, quindi il traguardo delle 20 settimane è stato ampiamente superato! Mi siace non essere stata più presente ma, come dicevo nel post precedente, il lavoro nella sua fase di massimo picco è totalizzante, in particolare se si ha un carciofino che sgambetta nella pancia. A proposito, ve l'avevo detto che ha iniziato a farsi sentire? No? Allora è il momento di alcuni aggiornamenti panza-related (e poi non vi lamentate se è un post monotematico: l'avete voluto voi ;))


IL LAVORO.
L'outing in ufficio, alla fine, è stato più rapido e indolore di quanto pensassi. Nel senso che, non degnandomi Capo di un'udienza privata, ho deciso di tagliare la testa al toro durante una delle riunioni plenarie in cui ci coordiniamo sull'andamento degli eventi. Il fatto che ci fossimo quasi tutti mi permetteva di fare un annuncio solo: "Visto che abbiamo 10' di tempo prima che inizi la riunione, volevo dirvi che io e Mr Owl aspettiamo un bambino". Beh, dopo qualche secondo di silenzio totale le reazioni sono state buffe :)
CollegaNuova era letteralmente sconvolta: si è portata le mani alla bocca ed è rimasta così, senza fiatare, incredula che proprio noi avessimo fatto quel passo.
Stakanov a sorpresa (ma non per me: intuivo che sarebbe stato così) mi ha guardata con occhi umidi, che se fosse stata un cartone animato avrebbero preso una bella forma a cuore, e ha continuato a ripetere "oddio, che bella notizia! Mi hai risollevato il lunedì!" (frase che ho sentito per alcuni giorni e ancora adesso, quando è in buona, mi sfiora la pancia e dice "non vedo l'ora che cresca")
D'altro canto MoglieDelCapo ha replicato asciutta a Stakanov "sarai meno contenta quando starà a casa!". La sua reazione è stata l'unica che mi ha sorpreso, prima di capire il perchè facesse così.
Capo, come sua abitudine, ha incassato con molta diplomazia e dopo un attimo di shock ha replicato con un sorriso "Complimenti per la programmazione: settembre è ottimo, gli eventi più importanti sono già finiti da un pezzo". Sottinteso: do per scontato non solo che lavorerai a pieno ritmo fino a luglio, ma che l'anno prossimo a febbraio, quando scadranno i 4 mesi di maternità obbligatoria, sarai di nuovo qui pronta per affrontare a pieno ritmo una nuova stagione di eventi.
Non è un caso che non abbia minimamente accennato alla possibilità di assumere qualcuno che mi sostituisca. Della mia assenza nessuno parla: ho l'impressione che tutti diano per scontato (o vogliano pensare) che starò a casa il minimo indispensabile, i cinque mesi obbligatori, e poi troverò il modo (il come è affar mio) di tornare più carica di prima. Certo...
Tutto sommato però questo atteggiamento mi favorisce, perchè se nessuno chiede (tranne le colleghe con cui ho un rapporto più stretto) non sono costretta a fare previsioni e sbilanciarmi in tempistiche, ovvero proprio quello che voglio ;) Mi aspetto di avere a che fare con un cambiamento di portata tale da non poter assolutamente prevedere in anticipo come sarà la nostra nuova vita familiare dopo 1, 3, 6 mesi dalla nascita di Carciofino. A meno di essere "faciloni" e un po' superficiali, come appunto il Capo ^^'.
Ah dimenticavo! Volete sapere cosa mi ha detto TJ quando l'ha saputo (al momento dell'outing era ai Caraibi)? Un mezzo sorrisetto e un "Lo cercavate?" O_o Non che mi tocchi particolarmente la sua reazione ma... Solo a me sembra una frase un pelino indelicata, visto che non siamo amiche? Interessante anche notare che nei giorni successivi abbia buttato lì frasi come "Non invecchierò in Italia" o "Prima o poi mi trasferirò definitivamente ai Caraibi, dove si rimane giovani anche da vecchi". Probabilmente una coincidenza, ma potrebbe essere anche una reazione. Come dicevo nei commenti all'ultimo post, io e Mr Owl abbiamo imparato a dare il lieto annuncio in punta di piedi e ad osservare attentamente la reazione dell'interlocutore per capire se è una persona con cui possiamo dilungarci in dettagli oppure no: non si può mai sapere cosa prova e cosa sta passando chi hai davanti e non puoi escludere a priori che, nonostante il suo stile di vita e le sue scelte, in realtà la cosa che desideri di più sia creare una famiglia.

LE POIANE
Tutte le poiane, nessuna esclusa, hanno avuto una reazione "forte": CollegaNuova non era l'unica che non si aspettava proprio questa notizia! Il fatto che nessuno ci vedesse come potenziali genitori, in buona parte per non aver mai espresso istinto materno/paterno, non gioca esattamente a nostro favore, o a favore del povero Carciofino ^^' A parte questo dettaglio, è stato divertente assistere alle lacrime, agli abbracci, alle "starnazzate" e "chiocciate" in cui le donne sanno esibirsi in queste situazioni :) L'unico mio grande, enorme cruccio era come e quando dirlo a Poiana 1, che sta attraversando un periodo davvero terribile (la buona notizia però è che finalmente è uscita di casa!! :D). Tutte noi ci aspettavamo che sarebbe stata lei la prima a farci poiane-zie: "passarle davanti", soprattutto in questo momento, mi sembrava quasi un affronto e non sapevo davvero come gestirlo. Fortunatamente, dopo lo shock del primo momento, si è ripresa benissimo e adesso è attivamente partecipe, addirittura ha chiesto di vedere i miei primi acquisti e, nonostante avesse un po' gli occhi lucidi, mi è proprio sembrato fosse sinceramente felice per me. Che sollievo!!!

IL CONFRONTO CON ALTRE MAMME
Pensate che non sia possibile prima della nascita? Sbagliato! Soprattutto se bazzicate i forum. In molti mi hanno consigliato di starne alla larga ma io non credo sia necessario: se presi con il giusto spirito critico (e ce ne vuole TANTO in effetti ;)) sono delle miniere preziosissime di consigli e confronti.
Certo, sul forum che frequento io (ma forse è un trend generale) pare andare molto di moda un approccio il più naturale possibile: parto in casa, allattamento a richiesta, bimbo portato in fascia dai primi giorni ai due anni, filosofie che vertono esclusivamente sul rispetto del bambino e dei suoi ritmi "naturali" (sarebbe interessante soffermarsi sul concetto di naturale, in generale...)
Tutte scelte rispettabilissime, intendiamoci, ma una come me, non esattamente improntata in quel modo, rischia di sentirsi una mosca bianca. Vi dico solo che sul forum mi guardo bene dal dire che sto leggendo (e addirittura mi piace!!) "Il linguaggio segreto dei neonati di Tracy Hogg" e che se, in futuro, dovessi mai avere bisogno di provare il "metodo Estivill" lo farei nel più segreto del nido, senza parlarne con nessuno: pena una denuncia anonima al Telefono Azzurro ;)
Quello che mi sembra più saggio - e che sto impegnandomi a fare - è parlare molto per raccogliere informazioni e opinioni, svelando il minimo indispensabile (e solo se mi viene chiesto espressamente) della mia personale posizione, per evitare dispute che mi sembrano davvero inutili: tanto ognuna seguirà il metodo più adatto per lei e la sua famiglia.

Certo questo è particolarmente difficile quando sono con amiche. Inizio a pensare che non essere incinta contemporaneamente a una cara amica abbia molti lati positivi ;) Eppure il caso ha voluto che le uniche due compagne delle medie con cui ho ancora rapporti siano:
MammaPerfetta, l'ex secchiona della classe che in meno di due anni ha sfornato due deliziose bimbe-da-manuale (femmine, sottolineo! Ma d'altra parte il marito aveva una netta preferenza per le figlie femmine: poteva MammaPerfeta deluderlo? ;)) con gravidanze asintomatiche, parti-lampo e, ovviamente, lavorando fino all'ultimo giorno.
MammaUomo, il maschiaccio puro, la ragazza che si è sempre e solo dedicata allo sport, con la sensibilità di un tritacarne, che, coincidenza, è incinta insieme a me, solo un mese avanti! :)
Fino ad ora è stato un puro piacere avere la possibilità di confrontarmi con loro, non da ultimo sulle pratiche burocratiche, in cui ovviamente MammaPerfetta è espertissima. Durante l'ultima uscita insieme, però, mi sono sentita per la prima volta confusa e avvilita, come se stessi sbagliando tutto.
Il fatto è che MammaUomo ha prospettato un periodo post nascita talmente semplice da farmi sentire paranoica. Lei prevede:
- un ritorno al lavoro rapidissimo e facile. "Farò solo la maternità obbligatoria: non voglio che mi demansionino", "Tutto sommato si possono conciliare le 6 ore e l'allattamento al seno: lo allatti prima del lavoro, dopo 3 ore durante la pausa pranzo, dopo altre 3 ore quando esci, e poi la sera a casa. Tutto quadra, no?"
- e un post parto semplicissimo. "No, non ho nessuno che mi pulisca casa, lo posso fare io! Tutto sommato il vero problema è quando rientri al lavoro: prima stai a casa tutto il giorno, non hai un cavolo da fare tranne tener dietro al bimbo!"

A confronto, le mie ansie sulla gestione del neonato, la paura della depressione post parto, l'incertezza su "che ne sarà di noi" dopo l'arrivo di Carciofino sembrano pure paranoie di una mente pessimista incallita (che è probabilmente vero ;)). Insomma, delle due o io mi preoccupo troppo, o lei è troppo superficiale. Oppure, molto probabilmente, le due cose insieme ;)

IO
Dopo i primi mesi in cui non mi accorgevo nemmeno di essere incinta, da quando la pancia ha iniziato a crescere mi sembra tutto più reale. Dopo Pasqua panza è esplosa: sembrava che avessi trangugiato un uovo di cioccolato intero e mi fosse rimasto sullo stomaco! Da allora aumenta regolarmente, tanto che temo mi dovranno zavorrare quest'estate, se continua di questo passo ^^' Il mio peso cresce in modo direttamente proporzionale e, se all'inizio salivo sulla bilancia ogni 2/3 giorni con la coda da pavone perché non aumentavo, adesso la evito come la peste. Ad oggi (21 + 4) sono già a + 5kg... ops... ^^'
L'altro effetto collaterale già iniziato in modo preoccupante è lo shopping compulsivo. E' bastato che entrassi una volta in un negozio di articoli per l'infanzia ed è stata la fine: adesso comprerei il mondo, alla faccia dei miei discorsi del tipo "per i neonati non ha senso comprare abiti nuovi: tanto li portano sì e no una settimana: io prenderò tutto usato!"
Certo, come no...


Per fortuna Carciofino è un maschio: se fosse stata una femmina mi avrebbero dovuto ritirare la carta di credito! Mi spiace solo che il suo corredino sia monocolore: uff, ma possibile che sia così difficile trovare vestitini carini che non siano azzurri??
Anche i tessuti da scegliere sono un dilemma: che temperatura ci sarà a fine settembre? Sarà ancora estate o già autunno? E se dovesse anticipare o ritardare? Mah, nel dubbio si compra un po' di tutto ;)

 
Per non parlare della frenesia da "preparazione del nido" ma su questo tema forse - spero - avrò aggiornamenti succulenti nei prossimi mesi...

Aggiornamenti sparsi

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Perché ultimamente è così che riesco ad aggiornare il blog, con flash accostati a casaccio ^^'

Prima di tutto, io e Carciofino siamo sopravvissuti all'evento di inizio giugno. Un evento lungo e massacrante, più complesso di quel che tutti avevamo previsto. Non è stato facile né piacevole: a differenza di aprile, non sono riuscita a ritagliarmi qualche spazio per riposarmi o seguire i miei ritmi. E' andata a finire che il terzo giorno mi è scoppiato un super raffreddore con tosse e febbre che ha reso ancora più pesante la trasferta. In tutto questo, non da meno è stata l'indifferenza di Capo e Moglie di Capo nei confronti del mio stato di salute. Ok, non ero moribonda, ma chiedere come stavo o invitarmi a ritirarmi se ne avevo bisogno sarebbe stato gradito... Poco male, siamo arrivati alla fine sani e salvi :) Carciofino è stato buono buono per tutta la settimana, secondo me capiva che tirava una brutta aria e avrà pensato che non era il caso di mettercisi anche lui a disturbare ;) Si muoveva poco, solo la sera quando finalmente mi stendevo a letto. Poi, come per magia, il primo giorno a casa è stato tutto un balletto: non si è fermato un attimo, sembrava di avere un torneo di macarena tra stomaco e vescica ^^' Povero cucciolo! A volte inizio a sentirmi in colpa per l'effetto che il lavoro può avere su di lui: mi sembra un po' prestino per questi pensieri, eh?

Per fortuna l'ultimo evento della stagione si avvicina a grandi passi: la prima settimana di luglio andremo in montagna e poi stop, fine, basta! Non vedo l'ora...
Nel frattempo, un po' per la stanchezza accumulata un po' per una vaga insofferenza generalizzata nei confronti del lavoro, ho deciso che ad agosto starò a casa. L'idea era di dividere i 5 mesi di maternità obbligatoria facendone 1 prima del parto e 4 dopo il parto. Però la prospettiva di lavorare fino al 29 agosto è improponibile, anche perché l'estate minaccia di essere lunga e calda.
A questo punto quindi chiederò al Capo se posso far passare agosto tra ferie e recuperi. Se non dovesse concedermelo, farò partire la maternità 2 mesi prima del parto e amen. In ogni caso, entro il 1 agosto avrò chiuso dietro di me la porta dell'ufficio (spero...) Come? Il mio sorriso sardonico arriva fin lì? Ops ;)

Lo scorso weekend, finalmente, abbiamo trovato il tempo di trasferirci in collina! Giusto in tempo per beccarci la perturbazione, of course... Domenica notte non riuscivamo a dormire per il rumore assordante della pioggia e della grandine sulle tegole (la camera è nel sottotetto). In più, come benvenuto, un albero di fico ha pensato bene di crollare proprio davanti a casa ^^' Tra nebbiolina mattutina, camino acceso per scaldare la casa e muffin che doravano in forno sembrava più ottobre che giugno, ma sono bastati pochi giorni per farci ringraziare di poter dormire su, al fresco: non so dalle vostre parti ma qui l'estate è già arrivata!

... E con l'estate si fa avanti anche una prepotente, incontenibile voglia di vacanza... Ahhhhh.... Quest'anno però temo che i viaggi saranno solo un sogno: tutti, ma proprio tutti mi hanno bocciato la settimana in Sardegna a fine luglio, quindi ci accontenteremo della solita Lerici e poi... ad agosto... Val di Fassa in mezza pensione con bimbi in colonia e vegliardi! Oh yeah... E pensare che Mr Owl voleva andare in California quest'estate ^^' Va beh, ma tanto l'anno prossimo con un bimbetto di 10 mesi ci rifaremo, vero? VERO?

Infine, alcuni aggiornamenti "panzosi" che metto in fondo così chi vuole può saltarli a piè pari.

Ridendo e scherzando, la prossima settimana qui si entra nel settimo mese! Questo in barba al fatto che la mia pancia sia ormai degna di un ottavo mese inoltrato ^^'
Per chi non lo sapesse, terzo mese vuol dire fondamentalmente che tutti iniziano improvvisamente a parlare di parto, sfoggiando le storie più truculente e i dettagli più splatter. Anche la vecchietta che ha avuto 4 figli e, pensi tu, li avrà sputati fuori come conigli ti stupisce con il racconto di come è entrata in sala parto vomitando come un'indemoniata O_o
Non aiuta iniziare a documentarsi: leggere di come un travaglio medio per il primo figlio duri 10/12 ore o di come riconoscere le contrazioni vere perché durano un minuto e hanno intervalli di due minuti una dall'altra ecco, non aiuta esattamente a mantenere l'atteggiamento zen.
Da parte sua Mr Owl resta fermo sulla sua decisione di non entrare in sala parto. E come dargli torto in fondo? Se potessi, anche io deciderei di aspettare comodamente fuori! ;)

La prossima settimana rivedrò la mia dottoressa e sono particolarmente curiosa di avere aggiornamenti, dato che la volta scorsa mi aveva trovato la placenta bassa. Se non si alza entro la 28° settimana ci sono scarse possibilità che lo faccia più, diventando previa.
Per chi non sa neanche cosa sia una placenta (praticamente come me prima dell'ultima visita) la placenta previa non costituisce un gran problema al giorno d'oggi, però comporta il parto cesareo. All'improvviso mi sono resa conto di essere una delle poche panzute che non hanno il sacro terrore del cesareo: in genere sono tutte a fare scongiuri per avere un parto naturale e considerano il cesareo una grande sventura. Per quel che mi riguarda, purché io e Carciofino stiamo bene, il come uscirà di lì non mi preoccupa più di tanto. O meglio, più che altro i miei scongiuri sono tutti concentrati per avere un processo rapido e poco doloroso ;D

Se per pigrizia, tirchieria, scaramanzia non ho ancora affrontato la questione cameretta con tutto quel che ne consegue, ovvero lettino, fasciatoio, passeggino e... ah, sì, soprattutto la cameretta in sè ^^' che al momento è un mondo-caos a metà tra lo studio di Owl e uno sgabuzzino (insomma, capite perché non ho ancora avuto il fegato di affrontare la questione) sui dettagli non mi batte nessuno: ho setacciato maniacalmente tutti i negozi per l'infanzia della zona, catalogandoli per qualità e prezzi. Tanto per pavoneggiarmi un po' (eh sì, trovare offerte mi fa gongolare come poche altre cose) ho comprato dei bei body a 1 € e un adorabile completino tutina + scalfarotti + cappellino per 8 €. Ultimamente poi ho scoperto alcuni pericolosissssssimi siti web e, proprio io che non ho mai avuto interesse per lo shopping, aspetto con ansia che inizino i saldi il 5 luglio. Addirittura ho scovato un bellissimo negozio di usato per bambini a Firenze, in una mezz'ora di pausa dal lavoro ^^' E' grave? ;)


 

Un po' di numeri

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5 i giorni dal mio ritorno dall'ultima trasferta, quella in Valtellina. In ognuno di questi 5 giorni avrei voluto finalmente scrivere un aggiornamento ma in ogni momento di non lavoro sono stata estremamente impegnata a... ehm... onestamente... a dormire per recuperare le fatiche di questo infinito tour de force, finalmente conclusosi!! :))

20 le ore che mancano alla partenza per il mare. Ah, il mare... Nonostante mi sia adattata a fatica all'idea di ripiegare sulla solita Lerici, io che volevo arrivare almeno in Sardegna per la nostra ultima settimana al mare in coppia, adesso non vedo l'ora di essere zaccata sotto l'ombrellone, o per meglio dire arenata sul bagnasciuga come una balenottera. L'unico marginale, insignificante dettaglio è che non ho nessuna intenzione di mettermi in costume. Dite che potrebbe crearmi dei problemi? ;) No, veramente, è improponibile che mi infili i bikini normali e non ho avuto il tempo di comprare uno scafandro costume intero premaman. L'ultimo giorno in Valtellina, salutati tutti i partecipanti all'evento, mi sono rilassata nuotando un'ora nella piscina dell'hotel ma quando ho indossato il costume è sopraggiunto il panico: aiutooo! Chi è quella budrigona sconosciuta che mi spia dalla finestra? Aspetta, è uno specchio... Non vorrai mica dire che... AIUTOOOOOO! Quella sono io!! O_o Mi sono infagottata nell'accappatoio chic della spa e con il passo felino di un ippopotamo che striscia radente i muri mi sono infilata in piscina, per fortuna vuota, con la ferma intenzione di uscire solo se non ci fosse stata un'anima viva nel raggio di 500 m.

3 le cose che sono arrivata a fare contemporaneamente gli ultimi giorni prima dell'ultimo evento: telefonare a casa, fare pipì e mangiare un biscotto (ovviamente ipocalorico: avete presente quelli a forma di mucca della Milka? Ecco, sono la mia ultima ossessione). Alla faccia del multitasking. A proposito di pipì, vi annuncio con un certo orgoglio che continuo a ronfare beata tutta notte senza dovermi svegliare per il pit stop in bagno. Se non son soddisfazioni queste...

4 i mesi di ritardo (oppure quelli di anticipo, se consideriamo i baby blues) degli sbalzi d'umore ormonali. O almeno a me fa piacere pensare che siano quelli ^^'
Mi arrabbio con Mr Owl per il suo solito disordine, perchè come sempre di 5 cose che gli dico di fare ne porta a termine 2, per poi pentirmene vedendo com'è stanco, pensando a quanto carico di stress e di pensieri anche lui ha sulle spalle.
Mi innervosisco quando vedo che in casa è tutto un casino, quando dovremmo essere in grado di tenerla in ordine e mediamente pulita - o almeno decente - visto che siamo solo due adulti. Poi penso che non posso pretendere la perfezione, anche se mi piacerebbe tanto, che devo lasciar perdere i dettagli e concentrarmi sui fondamentali e, soprattutto, che la flessibilità, lo so, è la prima lezione che dovrò imparare dalla maternità.
La verità è che mi sento spesso un'incapace perchè non riesco a gestire emotivamente più situazioni critiche in una volta e mi chiedo come farò dopo a gestire la rivoluzione totale di vita che un bimbo comporta. Ebbene sì, me la sto facendo sotto ;)

... E siamo a - 79 giorni (scarsi in caso di cesareo programmato) dal lancio... ehm, dicevo, dall'arrivo del Carciofino che ultimamente più che un frugoletto tenero mi sembra un dittatore spietato e urlante che si ciberà di sudore, sonno e linfa vitale - i nostri.
Un paio di giorni fa mi sono trovata con le ex colleghe a casa di una di loro, diventata mamma da un mese. Nonostante tutto stia procedendo alla grande e razionalmente io dica che mi bacerei gomiti e ginocchia ad avere una situazione come la sua, non ho potuto evitare di notare i tanti cambiamenti in lei e nel suo stile di vita. Io non so mica se ce la posso fare, eh? Non sono sicura di avere tutta questa voglia che esca, che cambi questo equilibrio idilliaco che abbiamo costruito adesso che è in pancia e ha tutto quello che gli serve senza disturbare, senza avere bisogno dell'intervento di quella inetta di sua madre che in fatto di bambini è di un'ignoranza totale.

9 i chili che ho messo su da inizio gravidanza O_o Ok, non sono 19 ma erano più o meno il mio obiettivo di aumento totale nei nove mesi e invece di questo ritmo chissà dove arriveremo, visto che sono ingrassata di un chilo solo nelle ultime due settimane! O.O E' vero che la Valtellina mi ha dato un colpo pesante, con quel tripudio di strudel e panna, pizzoccheri che nuotano nel burro, formaggio braulio fuso a condire la qualunque. Però dubito di riuscire a far meglio adesso che sono tornata ^^' Già penso al matrimonio di CollegaCarina il 6 settembre, quando sarò a -20 giorni circa, praticamente una mongolfiera da zavorrare nel sagrato della chiesa. Sempre che ci arrivi. Eh sì, lo confesso, questa cosa del cambiamento del corpo l'avevo sottovalutata. Non è proprio un idillio avere un cocomero attaccato tra mento e parti intime (che, a proposito, sono uscite dal mio raggio visivo da un mesetto abbondante. Dò per scontato che niente sia cambiato là sotto ma non ci giurerei). Anche perchè chi vogliamo prendere in giro: dei 9 kg presi solo la metà sono imputabili al Carciofino e al suo entourage di liquido ambiotico, placenta e schifezze varie. Il resto è quello che viene diplomaticamente chiamato ritenzione idrica e che, in soldoni, si può parafrasare con cellulite in stadio terminale. Vedi punto "24 ore alla partenza per il mare".

2 - ben DUE - le pastiglie di integratori che devo ingoiare ogni giorno, perchè pare che senza acido folico, ferro, DHA e vitamine varie il Carciofino sia a rischio di tremendi problemi di sviluppo - e io a rischio di denuncia al Telefono Azzurro. Il problema è che quella innocua sigla, DHA, è in realtà del puzzolentissimo acido di pesce che si integra veramente molto male con la mia adorata colazione a base di tè e biscotti. Senza contare che per inghiottire quelle capsule enormi devo ripetere ogni mattina il verso dello struzzo soffocato e, lo confesso, un paio di rutti O_o Proprio ieri ho rischiato di stendere Mr Owl con un'alitata alle acciughe, cosa che ovviamente, unita al punto precedente, non aiuta l'autostima nel proprio sex appeal. 
250 gr il peso della confezione di citrosodina che mi porto ovunque da qualche settimana a questa parte. Sì perchè si parla tanto delle nausee del primo trimestre (che personalmente ho saltato a piè pari) ma dove la vogliamo mettere l'acidità di stomaco dell'ultimo trimestre (che a me è iniziata parecchio prima)? Alcuni dicono che è causata dalla pressione dell'utero sullo stomaco (ovviamente non è il mio caso, essendo un fuscello :D) altri dai capelli che stanno crescendo sulla testolina del Carciofino (spero proprio di no, perchè di questo passo uscirà una scimmia e dovremo farci largo tra una jungla di peli per vedere il suo viso!). sia quel che sia, sta di fatto che oltre a balenottera ed eruttatrice di miasmi fetidi sono anche un drago sputafuoco, soprattutto dopo aver mangiato tè o cioccolata - che costituiscono praticamente il 70% della mia dieta, ohibò!

- 10 giorni alla pubblica condivisione di una novità così straordinaria che ha del miracoloso e, allo stesso tempo, tanto grande da farmi tremare un po' le gambe. Ma per questo dovrete aspettare il mio ritorno dal mare ;)

Il mare secondo noi due

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Domenica mattina, orario di partenza stimato 11.30.

 Alle 11.30 siamo ancora saltando sulle valige perchè si chiudano. Non chiedetemi come sia possibile che due adulti mediamente disinteressati al loro look abbiano bisogno di così tante cose per una sola settimana! (Certo, il fatto che Mr Owl debba assolutamente portare con sé una pianola, pardon, tastiera, anzi no, piano elettrico grande come una tavola da snow board non aiuta).
Ma soprattutto, non chiedetemi come sarà l'anno prossimo in tre, visto che sappiamo tutti come l'età del viaggiatore sia inversamente proporzionale alla mole di bagaglio di cui ha bisogno.

Ore 11.50 tutto è miracolosamente caricato in auto. Possiamo partire! Accompagnati dal ringhio del cane del vicino di casa (di cui, mi accorgo adesso, non vi ho mai parlato) sgommiamo nella stretta carraia della nostra casetta di collina.

Ore 11.55 ci fermiamo al primo pattume per scaricare i nostri bravi sacchettini della raccolta differenziata.
- Owl, dov'è il puzzolentissimo sacco dell'umido?
Oh-oh...

Ore 12.00 ripercorriamo in senso contrario la carraia, accolti dall'abbaiare rimbambito del suddetto cane (che per la cronaca, ha vent'anni e ormai ringhia anche al padrone...)

Ore 12.10 chiudiamo di nuovo casa e risaliamo a scheggia il crinale della collina in direzione mare!

Ore 12.20
- Sai cosa? Non ho pensato di prendere un po' di pane dal freezer... Si sarebbe scongelato durante il viaggio e avremmo potuto mangiarlo stasera.
- Va beh, lo compreremo là. Ci avevo anche pensato mentre caricavo la lavatrice (nda - posta sotto al freezer)...
- Quale lavatrice?
- Quella che hai steso TU prima di uscire?
Oh no!

Ore 13.00 dopo aver ridisceso la collina di gran carriera, zittito in malo modo il cane matusalemme inferocito, steso, controllato che tutto il resto sia a posto, compresi dettagli di cui di solito ci strabattiamo (come chiudere il gas o spruzzare insetticida tra finestre e persiane), approfittato per fare pipì perchè ormai è passata un'ora dalla prima partenza e alla vescica non si comanda, richiudiamo casa soddisfatti.

Ore 13.02, a metà carraia, Mr Owl se ne esce con la frase che mi fa inferocire "Sai che quasi quasi ne approfitto per andare in bagno?".  Faccio inversione a U sollevando più polvere che una tempesta del deserto e parcheggio con un freno a mano intimandogli di far presto. Il cane stranamente non si vede: forse è nella cuccia a sghignazzare o forse abbiamo sfiancato anche lui, povera bestia.

Ore 13.30 già che ci siamo, decidiamo di pranzare alla Tortelloterapia (che guarda a caso si trova proprio a due passi dalla casa in collina) e di affrontare il viaggio con la pancia piena :)

La vacanzina non parte benissimo: domenica notte siamo svegliati da tuoni spaventosi e lunedì mattina, quando apro le finestre, trovo cielo plumbeo e acqua a catinelle O_o
Che fare? Beh, tanto per cominciare si torna a letto e si dorme fino a tardi, poi, dopo una lauta colazione, sistemiamo le valigie con calma e, proprio perchè ho tempo da perdere, mi viene lo scrupolo di provare i soliti costumi che ho portato. Meno male! Parto dal bikini più coprente che ho (quello che avevo comprato due anni fa in costa azzurra, ricordate? :)) e scopro con stupore et orrore che sembro una pornostar O.O
Il reggiseno copre solo in parte sto popo' di davanzale che, onestamente, non mi ero accorta fosse cresciuto così tanto. Fulminato con lo sguardo Mr Owl, colpevole di aver promosso il bikini con entusiasmo, corro ai ripari e volo a procurarmi un costume decente.
Ora, voi pance-piatte forse non sapete che è più facile a dirsi che a farsi... Nelle località turistiche i vestiti premaman scarseggiano, quindi ho dovuto optare per bikini normali, "semplicemente" abbondanti. Dove abbondante significa taglia QUINTA. Ecco, ce l'ho fatta, l'ho detto.
A parte che 'sta cosa dello sbandierare una panzona deforme ai quattro venti non mi è mai piaciuta, anche in tempi non sospetti, vi assicuro che i costumi così grandi sono inguardabili resti di magazzino. E non sono neanche in sconto, mannaggia! >(

Comunque sia, superati i primi scogli il resto è stato tutto in discesa ;) In spiaggia non mi sono sentita a disagio come temevo, anche perché ogni tanto scovavo un'altra panzona a farmi compagnia. Mi è dispiaciuto non avere avuto occasione di chiacchierare con le altre balenottere: quello che cerco più di tutto in questo periodo è il confronto con altre future mamme. Peccato però che non sia sempre facile... e che Mr Owl non sia sempre stato d'aiuto, come quella volta che si è avvicinato tutto baldanzoso a una tipa con una pancia decisamente più grande della mia: mentre scodinzolava virtualmente, desideroso di farmi strada per stringere amicizia, io tremavo perché intuivo già dove sarebbe arrivato.
- Guarda, anche lei aspetta un bimbo!
"Non mi dire! Pensavo avesse inghiottito un'anguria intera" - Eh già! Vieni, facciamo un bagno, c'è così caaaaaldo!
- Lei però è molto più avanti di noi!
"Ahia" - Uh, non si resiste qui sul bagnasciuga, perché non ci tuffiamo?
- Arriva a inizio settembre - risponde la tipa sorridendo.
- Ah... noi a fine settembre. Pensavo di più...
Eccalallà! Io mi inabisso eh?

Che poi le disquisizioni sulle caratteristiche delle pance sono, di fatto, fiato sprecato. Chi ce l'ha piccola la vorrebbe grande, chi ce l'ha enorme la preferirebbe più piccola, se è tonda la vorresti a punta e viceversa. Insomma, funziona esattamente come con i capelli, i nostri nemici numero uno dalla notte dei tempi. Evidentemente però noi donne abbiamo bisogno di intestardirci su questi dettagli, quindi ben venga anche questo.

A proposito, a Carciofino la vacanza deve aver fatto meglio che a tutti perché in una settimana la pancia si è allargata di un botto O.O Non c'è persona che non l'abbia notato, al mio rientro. Ha anche imparato a rannicchiarsi tutto a destra, formando un bozzo che trasforma panza in un grande trapezio e incastrando la testolina (o il sederone, chissà!) proprio sotto alle mie costole, con grande gioia del mio reflusso. Però è molto tenero, devo ammetterlo :) A volte, mentre dormicchiavo rigorosamente zaccata all'ombra, provavo ad accarezzare la pancia proprio in quel punto e spesso lui arrivava, accucciandosi in quel suo modo strano. Cosa devo dirvi, anche un cuore di ghiaccio come me viene toccato da queste che mi piace interpretare come prime interazioni! Certo, da fuori l'immagine non è delle più esteticamente attraenti ^^'
 

Infine, andare al mare a luglio in località affollate come la Romagna o la Versilia vuole dire fare il pieno di tutte le possibili, spaventose casistiche di bambini insopportabili che esistono sul globo: bimbi che non mangiano, che non dormono, che piangono in loop continuo, che fanno capricci, che scappano appena ti volti un secondo, che si impanano come cotolette appena li hai lavati e incremati, bimbi testardi come muli o sporchi come chiocce, bimbi lagnosi, bimbi divoratori di sabbia o di altri materiali rigorosamente non commestibili, bimbi picchiatori, bimbi dotati di voci che farebbero impallidire Pavarotti, bimbi terrorizzati dall'acqua, bimbi che odiano i genitori, i fratelli, ma soprattutto la doccia (quasi tutti direi, a giudicare dalle grida da mattatoio che provenivano dalle cabine del bagno...)
Insomma, il repertorio è molto vasto ma le conclusioni sono solo due:
1) La speranza convinzione che un solo bambino non possa incarnare tutti quei difetti. Mal che vada ne avrà due o tre va', ma sotto altri aspetti sarà straordinariamente bravo. Vero?
2) Soprattutto, come diavolo fanno quei poveri genitori a sopportare i rispettivi pargoli??
Io e Mr Owl confidiamo profondamente nell'aiuto di Madre Natura che credo debba per forza intervenire in soccorso dei neo-genitori, dotandoli di pazienza e agendo un po' come un illusionista, nascondendo certi dettagli ed enfatizzandone altri, per far sì che amino incondizionatamente quei mostriciattolo che, agli occhi del mondo, in tanti momenti sarebbero buoni solo per essere infornati, con una patata in bocca.
Se così non fosse la razza umana si sarebbe estinta da parecchio tempo. Vero?


 

Un nido tutto nuovo

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Ecco infine svelata la grande novità, il cambiamento (per me enorme) che ci ha spiazzati quando è stato ventilato la prima volta, ormai mesi fa, il sogno che ho covato insieme al Carciofino per tutto questo tempo, in segreto assoluto e in religioso silenzio stampa, per paura che crederci troppo e renderlo reale con le parole potesse farlo sfumare nel nulla.

Non ricordo neanche più il momento esatto in cui qualcuno ha abbozzato l'ipotesi che potessimo trasferirci al piano di sopra, il piano "nobile", quello residenziale per eccellenza, a differenza del piano rialzato, dedicato agli uffici, agli affittuari... e all'ultimogenito-pecora nera-Mr Owl ;) Per me e Owl traslocare "di sopra" era qualcosa di talmente grande che ci siamo limitati a chiederci "ma sarà vero?" per poi farlo diventare argomento tabù, presi da una paura enorme di illuderci ed essere delusi.


Per tutto maggio è continuato un tira e molla sotterraneo, un lavorìo diplomatico che neanche alla Casa Bianca perché, si sa, la complessità delle beghe familiari fa un baffo a quelle internazionali! Nello specifico, questo è ancora più vero trattandosi della famiglia dei Gufi, il cui funzionamento interno rimane ancora un mistero ai miei occhi: quattro figli, sei nipoti, un palazzo che l'Uomo di Piombo tiene gelosamente in pugno, decidendo come distribuire gli spazi a seconda di chi gli lecca più i piedi arbitrariamente, ma soprattutto un susseguirsi di sottintesi, mezze parole, detto e non detto, dinamiche a cui non sono affatto abituata e che ho rinunciato a capire.
Considerando che l'appartamento in questione fino a poche settimane fa era abitato da un fratello di Owl, la controversia del passaggio di consegna era particolarmente spinosa... e sfiancante O_o
Detto questo, non pensate che fossimo mossi da un desiderio di "ascesa familiare", dalla gratificazione del sentirci "promossi" di rango nel salire nell'olimpo gufesco XD Oh no! Le nostre speranze erano ben più pratiche... e pressanti, dato l'arrivo del Carciofino. Ovvero:

- Come forse ricorderete dalle mie continue lamentele, il nido attuale ha un bagno solo, piccolo e cieco. Il nido nuovo ne ha due, entrambi con finestra. Non c'è bisogno che illustri il divertimento del contendersi il lavandino quando dobbiamo prepararci contemporaneamente al mattino, vero? Né la comodità di attraversare tutta la casa con un piccolo carciofo in piena produzione post-poppata perché non hai un angolo dove piazzare il fasciatoio in bagno.

- La cucina del nido è buia e senza finestre: si apre sulla sala da pranzo alla fine della quale, è vero, ci sono due finestre, ma non è certo sufficiente per illuminarla con luce naturale né per evitare che gli odori si diffondano per tutta casa prima di decidersi ad uscire. Il nido nuovo invece ha una cucina grande, chiusa dalla sua brava porta e dotata di due finestre.

- Il nido attuale ha solo una camera da letto degna di questo nome. L'altra stanza della zona notte è lo studio di Mr Owl (che era previsto sloggiasse per far posto al Carciofino) perché lo stanzino in fondo al corridoio (dove stendiamo) ha bisogno di una profonda ristrutturazione per diventare abitabile. Il nido nuovo invece ha tre camere da letto bell'e pronte.

- La nostra attuale camera da letto è assolutamente deliziosa ma mi puzza tanto di scomodo pensando al prossimo futuro: infatti il letto è posizionato sul soppalco, separato dal resto della stanza da una bella rampa di 12 gradini. Se da una parte mi piaceva l'idea che Carciofino non potesse sgattaiolare tra le nostre coperte a tradimento, dall'altra mi piaceva molto meno il film che mi ero fatta sulle nostre prime nottate, passate a salire e scendere le scale per ogni pasto del piccolo dittatore affamato. La camera matrimoniale del nido nuovo è una normalissima, stupendamente anonima stanza a pianta quadrata; beh, ad essere precisi il secondo bagno è en suite, particolare che non mi fa schifo schifo ;) La camera di carciofino sarebbe la porta di fianco.

- Oltre al soppalco della camera da letto, il nido attuale ne ha altri due più una ripidissima scala che porta al seminterrato (che noi usiamo come cantina) e che è impossibile chiudere con una porta. Il nido nuovo sarebbe tutto su un piano e con una pianta raccolta, coerente, da "casa vera".

- Il nido nuovo avrebbe un piccolo, minuscolo cavedio interno. Niente di che, eh? Un quadrato 2x2 circondato da alti muri che permette di vedere un fazzoletto di cielo, dando la sensazione di essere in una torre al negativo. Inoltre, ci si accede... scavalcando una finestra O_o (eh sì, nessuno ha mai avuto il lampo di genio di trasformarla in porta finestra). In ogni caso, benché scomodo, buio e poco sfruttabile, per me sarebbe un gran passo avanti poterci mettere due sedie e avere la possibilità di prendere un tè e leggere un libro all'aperto <3

Eppure, che lo crediate o no, quando il sogno è diventato possibile ho avuto un momento di smarrimento e mi sono chiesta se traslocare fosse davvero la soluzione migliore. Un po' perché, dopo averci lavorato su, il nido attuale si adatta abbastanza alle nostre esigenze (ma non a quelle del Carciofino :/) un po' perché mi affeziono a tutto, compreso un appartamento di cui mi sono lamentata per 3 anni ^^', cosicché adesso pensare di lasciarlo (mannaggia a me, non ci credo che lo sto davvero scrivendo!) mi fa venire un po' di magone; un po' perché, nonostante le suddette lamentele, il nido ha alcuni pregi che so mi mancheranno di sopra. Certo, sono dettagli e non fondamentali, ma confesso che un po' mi dispiace lasciare gli affreschi, i soffitti a cassettoni, le pareti alte, anzi sterminate e i soppalchi che noi consideravamo "cucce".
Infine, forse c'è anche un po' di scaramanzia: il timore che la strada nuova, tutto sommato, non si riveli migliore della vecchia, e mettiamoci pure anche la "sindrome da maledizione dei Buddenbrook", come la chiamo io, ovvero la paura che volere troppo si ritorca poi contro di te. Ecco, l'ho scritto. Consideratemi pure psicolabile, ma durante i grandi cambiamenti anche le questioni irrazionali hanno il loro peso. D'altra parte, ricordiamo che Robin non ha un ottimo rapporto coi traslochi: dopo il primo, a otto anni, è regredita alla paura del buio per mesi, dopo il secondo, a ventinove suonati, eravamo a questo punto ^^'

Pertanto, per prima cosa, supplico tutti quelli che passano di rassicurarmi con un commento in cui mi date della disgraziata perché i punti che ho elencato sono oggettivamente, senza ombra di dubbio alcuno, prova di un cambiamento in meglio :) Davvero, ne ho un gran bisogno!

Dopo tutta questa pappardella psicoemotiva, passiamo al lato pratico. Che non è meno problematico. Come lo vedete un trasloco al nono mese? Ecco, ci siamo capiti.
Proprio adesso che avevo finito il tour de force lavorativo e speravo di rilassarmi (parafrasi: oziare tutto il giorno sgranocchiando biscotti e facendomi servire perché, hey, sono le ultime settimane di incintitudine, bisogna approfittarne!), proprio ora si apre un capitolo non meno impegnativo fatto di lavori di ristrutturazione, preventivi da chiedere, decisioni da prendere, artigiani da seguire e, non da meno, taaaaaanti soldi da spendere.
Vi dico solo che quando sono tornata nell'appartamento da sola, per guardare meglio i dettagli e capire quali lavori erano più o meno urgenti, sono tornata a casa con il cuore in gola e durante la telefonata serale con Mr Owl (che ovviamente era in trasferta) sono scoppiata a piangere come una bambina! Cosa vi devo dire, per il mio carattere un investimento simile di tempo, fatica e soldi è fonte di ansia.
Al che, dopo averne ragionato parecchio, io e Owl abbiamo preso una decisione. Pur consapevoli del fatto che sia assolutamente più comodo e ragionevole entrare in una casa nuova a ristrutturazione completata... noi faremo l'esatto contrario ;) Ci limiteremo ai lavori veramente indispensabili (in primis comprare una cucina + procurarci una porta d'ingresso) e penseremo al resto pian piano, stanza per stanza, quando avremo tempo e soldi per affrontare serenamente ogni investimento. Insomma, sarà un puzzle a cui aggiungeremo un tassello alla volta :)
Anche perché vorremmo trasferirci prima della nascita di Carciofino, o comunque entro l'anno e non quando farà la maturità ;)

 

In vacanza con la panza

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Dedicato a chi, come me, non è riuscita a far bene i calcoli e si ritrova nell'ultimo trimestre di gravidanza coincidente con l'estate. Lo so, lo so, vi sembra una beffa nella beffa: proprio quando è ora di svestirsi vi ritrovate con un corpo improponibile a terzi che non siano il vostro compagno e vostra madre; proprio alla fine di un lungo anno di lavoro, quando avreste voglia di scatenarvi e partire per un viaggio intorno al mondo siete zavorrate a terra dalle caviglie gonfie, i piedi a salsiccia, una pancia ingestibile, l'agilità di un pachiderma e, soprattutto, tanta stanchezza. Vi dico solo che, prima del test positivo, io e Mr Owl avevamo in programma il tour della California... ecco... per fortuna che almeno non abbiamo prenotato ;)

Eppure, accontentandosi un po', è possibile trascorrere vacanze piacevoli e addirittura alternative: insomma, quanto tempo era che non tornavate al mare dietro casa dove avete trascorso l'infanzia oppure sulle montagne scenario di tante colonie e campeggi? ;) Ok, se state pensando "c'è un motivo se ne ho fatto a meno per tutto questo tempo" partite pure per Bora Bora, ma non lamentatevi poi se in volo le vostre gambe da salsicce diventano mortadelle o se, mentre vi rosolate sulla sabbia bianca, sognate in realtà un catetere che vi salvi dall'odioso effetto c'ho-la-pipì-continua che, per quanto incredibile, può presentarsi anche ogni 15'.

Qualsiasi sia la vacanza che sceglierete, mi raccomando, non dimenticate alcuni accorgimenti base. Spero che la maggior parte di voi le trovi precauzioni ovvie ma vi assicuro che, guardandomi intorno, mi accorgo che non è così :(
AL MARE

Non fare le lucertole al sole. Non è l'estate giusta per rincorrere la tintarella del secolo: quest'anno siete in due e, per come la vedo io, avete già una responsabilità nei confronti di quell'alieno che vi sfonda le costole a suon di calci. Con questo non intendo stare all'ombra dalle 12 alle 14 (cosa che dovreste fare sempre per tutelare voi stesse) ma proprio non passare troppo tempo al sole: ok in passeggiata, quando fate il bagno o mentre vi asciugate, ma se volete leggere o dormire beatamente un paio d'ore fatelo all'ombra. Se pensiate sia esagerata, provate a mettere una bottiglia d'acqua al sole, per quanto coperta da un telo di spugna e controllate la temperatura a fine giornata :/ Non volete bollire il piccoletto come un'aragosta vero?

Bere tanto. Non solo per evitare disidratazione e cellulite ;) Ricordate che l'acqua vi serve per formare il liquido amniotico che va costantemente rabboccato, anche perchè lo svergognato esserino là dentro ha il coraggio di berlo. Ebbene sì. Ho letto da qualche parte che all'ottavo mese arriva a berne addirittura 750 ml al giorno O_o So che si fatica a crederlo, soprattutto sapendo che schifezze galleggiano in quell'acquitrino, ma è la dura verità: vostro figlio è uno zaccolone ancora prima di nascere.

Proteggersi, soprattutto il viso, con crema ad ALTA protezione. Dove "alta" non vuol dire 30, ma 50. Questo non per proteggere l'inquilino ma voi: in gravidanza si è ancora più esposte al rischio di sviluppare macchie solari e, purtroppo, una volta che sono comparse sono destinate a tornare a ogni esposizione al sole. Donna avvisata...
Per quel che mi riguarda, io ho scelto la Shiseido 50+ viso: se protegge le giapponesi maniache delle guance d'avorio andrà bene anche alla mia pelle che in quanto a nei, lentiggini e macchie non si fa mancare niente, no?
Ah, se proprio volete fare le cose per bene, suggerisco di usare una protezione (almeno 30) tutti i giorni, anche in città.

CONSIGLIO: non scordatevi per nessun motivo di prenotare per tempo la ceretta! Non è il momento giusto per il fai da te dell'ultimo minuto: armeggiare là sotto col rasoio è come voler dipingere la gioconda bendati. Immagino... Perchè a me non è capitato, eh?

 IN MONTAGNA

Non superare un'altitudine di 1.800 m, 2.000 se siete già abituate a una certa quota da qualche giorno. Questo perchè l'aria più rarefatta fa sì che arrivi meno ossigeno al monello che ama usare la vostra vescica come cuscino. Meglio anche evitare le funivie troppo lunghe che vi portano a sbalzi di altitudine troppo grandi in poco tempo, senza dare il tempo al vostro corpo di adattarsi.

Scegliete località che offrano passeggiate facili e siate realistici quando programmate un'escursione: quanta attività fisica fate regolarmente? Siete allenati a camminare in montagna? Qualunque sia il risultato, dimezzatelo. Farete sempre in tempo ad alzare il tiro se vedete che fate poca fatica, ma partite con calma, perchè se camminare fa benissimo far sforzi molto meno. Un dislivello di 300 m in pochi chilometri che vi fa ridere sulla cartina vi farà vergognare lì per lì, quando il vostro compagno sarà costretto a spingere il vostro illustre deretano perchè, nel bel mezzo di una salita, vi siete piantate e avete finito la benzina. Ogni riferimento a fatti reali è puramente casuale, eh? ^^'

Cercate, tentate per quanto possibile, di non ingozzarvi. Eccalallà. Ho messo questo punto per ultimo non a caso. La montagna è infida: in ogni piatto si nascondono panetti di burro e tripudi di formaggio che neanche immaginate. Per una come me, che ha una resistenza davanti alle leccornie pari a quella di un Labrador, è stata veramente dura. La cosa diventa tragica se non avete fatto la toxo quindi non potete riparare ogni tanto su un'insalata o un piatto di bresaola, oppure se siete in hotel in mezza pensione, dove il menù tipo è composto da antipasti fritti, spatzle alla trentina, stinco con polenta e sacher con panna. Ovviamente io ricadevo in entrambe le casistiche ;) Non sono la persona più adatta a parlar di dieta, ma visto che, signori e signori, in venti giorni ingrassata solo di un chilo (sì, potete far partire la ola :D) mi permetto di condividere un paio di suggerimenti:
- ovunque le troviate, ordinate le zuppe, scegliendo quelle che vi suonano meno caloriche e più sane (insomma, meglio il passato di verdure che la crema di porcini). Tra l'altro in montagna sono buonissime e ne troverete di tanti tipi, senza rischio di annoiarvi.
- visto che non potete ridurre le porzioni o i condimenti, riducete i piatti che ordinate. Ad esempio, lo so che arrivati finalmente in rifugio vorreste provare salsiccia con polenta, crepes con nutella e cioccolato con panna (se pensate sia troppo siete dei pivelli: questo è stato il mio menù per i primi 3 giorni, ovvero prima di rischiare il collasso) ma almeno la cioccolata prendetela senza panna ;)

CONSIGLIO: nello zaino non dimenticate mai, mai, un bel rotolo di carta igienica, possibilmente avvolto in un sacchetto di plastica perchè se già non è piacevole far pipì dietro a un pino sotto la pioggia, lo è ancora meno asciugarsi con carta umidiccia che si sfalda tra le dita.


E' possibile che a questo punto sognate ancora ad occhi aperti le spiagge dei Caraibi o, nel mio caso, la baia di San Francisco. Beh, consolatevi: e' molto, molto probabile che l'anno prossimo queste ultime vacanze di coppia, per quanto semplici e limitate, vi sembrino un miraggio! Oh oh.... ^^'


P.S. Per selezionare le nostre camminate in Val di Fassa io e Owl abbiamo seguito fondamentalmente tre strade:
- consultare l'opuscolo delle passeggiate disponibile gratuitamente negli uffici del turismo e che è molto ben fatto: ogni proposta indica l'altitudine, il tempo di percorrenza e il dislivello.
- cercare sulla cartina della valle tutte le malghe e i rifugi entro i 1.800 m raggiungibili in auto, telefonare e chiedere se, una volta arrivati lì, ci sono passeggiate pianeggianti nei dintorni. In questo modo abbiamo fatto piacevoli scoperte.
- chiedere consigli ai montanari locali (in hotel, nei bar, nei negozi, ecc.). In genere, vedendo la vostra super panza sul punto di esplodere dovrebbero farvi proposte realistiche, ma nel dubbio controllate sempre su una cartina il dislivello e l'altitudine di arrivo, non si sa mai ;)

 
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