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Channel: Nel nido
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I cinque sensi del rientro

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Perchè la settimana scorsa abbiamo scherzato: tornare al lavoro col capo che fa solo due capatine veloci, sua moglie a casa e StakanovCollega ancora in ferie era praticamente una vacanza extra :)
L'ufficio vuoto tutto per me, internet a disposizione, il controllo totale del telecomando dell'aria condizionata, una decina di telefonate nell'arco della settimana per il resto un silenzio irreale, le incursioni sporadiche di collega straniera, a fagiolo per rompere l'eremitaggio e scongiurare la noia: sapreste immaginare un ambiente lavorativo migliore? ;) Difatti mi ero praticamente tramutata in blogger stalker, commento selvaggio e scrittura compulsiva, arrivando a pubblicare ben 3 post.
Tra ieri e oggi la musica è cambiata e il rientro mi è piombato addosso con tutta la sua potenza totalizzante, andando a stuzzicare ognuno dei miei sensi

La vista
Scoprire che tutto il mondo si è abbronzato tranne te non è la parte migliore del rientro. Anche se della tintarella tutto sommato non te ne frega niente. Questo perchè quest'anno credevo davvero di essermi abbronzata, e anche tanto! Ero orgogliosissima dell'insolita doratura da cotoletta che avevo conquistato in Francia, peraltro senza fatica. Peccato che questo dono singolare se ne sia andato con la rapidità con cui è venuto e ora mi trovo a fare impacchi di doposole sperando di mantenere l'ultimo velo di colorito che mi separa dal pallore invernale. Ovviamente i colleghi sono ancora di un bel terra di siena bruciata.

Il tatto
Riprendere confidenza con la mia postazione, con la tastiera e il mouse che sono leggermente diversi da quelli del mio mini portatile da vacanza. Eppure in quel "leggermente" c'è un mondo... - Sospiro -
Ma il tatto è anche la superficie della scrivania un po' impastrocchiata lì a destra, dove appoggio la tazza de tè, il mio fidato compagno di lavoro :) Pulirla ogni sera e poi mettere via il bollitore fa parte del rituale d'uscita dall'ufficio, un piacere che ho già riscoperto ;)

L'olfatto
Tanti gli odori che mi ero dimenticata!
- L'olezzo di cibo che viene dal supermercato a piano terra e che riesce a sbaragliare tutti i miei migliori propositi di dieta. Perchè quando sono le 10.00 e senti un profumino di gnocco appena sfornato, così fragrante che ti sembra di vedere i lardini sciogliersi sulla crosta croccante - e tu hai solo una pesca grinzosa per merenda - come puoi non guardare con occhio famelico anche la tastiera del computer??
- Il mix di fumo e caffè con cui posso fiutare StakanovCollega a un metro di distanza. La combinazione delle puzze che mi disgustano di più associate alla mia collega preferita: se non è coerenza questa!
- Il profumo dolciastro della moglie del capo che, tanto per gradire, lavora giusto nella scrivania attaccata alla mia. So di avere una specie di sindrome diSüskind e di essere infastidita più del normale dagli odori, però anche chi si fa il bagno nel profumo e poi lascia la scia dovrebbe darsi una regolata, no?

Il gusto
A proposito delle migliori intenzioni di dieta... Tornare al regime militare di lotta alle calorie è uno dei momenti che mi fanno capire che la vacanza è davvero finita. La mia ultima trovata è di concedermi solo frutta come spuntino. Peccato che pesche e prugne riempiano molto meno delle crepes alla nutella (per non parlare della poca soddisfazione, vabbè). Il risultato è che mangio più frutta di una scimmia e sì, lo so quanti zuccheri ha la frutta O_o

L'udito
Ah qui si rientra alla grande, con l'ultimo episodio del nostro Beautiful casereccio: il rocambolesco triangolo amoroso tra StakanovCollega, amante 1 e amante 2.
Ho l'impressione che Stakanov sia una di quelle persone perennemente impantanate in situazioni sentimentali tormentate, infatti in sole tre settimane di assenza i colpi di scena si sono succeduti a ritmo frenetico.
Non che io le presti molto il fianco per le confidenze: cerco in tutti i modi di mantenere il nostro rapporto sul piano puramente lavorativo. Ma Stakanov ha mille risorse per rendermi partecipe della sua vita, tra cui: litigare al telefono davanti a me e poi chiedere "hai sentito?", lanciare sospiri e mezzi commenti sperando che io raccolga e le chieda cosa c'è che non va, oppure direttamente iniziare a parlarmi dei suoi problemi mentre io sono intenta nelle mie faccende.
E' straordinario come davanti alla mia notoria freddezza - che con lei diventa gelo polare - ogni tanto Stakanov ci ricaschi: mi spinga all'angolo e mi rimbambisca con interminabili monologhi sulla sua vita privata. Per me è inconcepibile come si possa avere così poca cura della propria intimità e sbandierarla ai quattro venti, rifilandola a forza a chi è evidentemente disinteressato, invece di conservarla per chi ti è amico.
Evidentemente però Stakanov è più della teoria 'ndo cojo cojo, ovvero, basta avere un pubblico per le mie performance da drama queen, chi ne fa parte è un dettaglio.
Ed è così che l'udito è il senso messo più a dura prova in questo rientro di tarda estate ;)



P.S. Domani scade il termine del contest! 
Avete ancora un giorno di tempo per partecipare :)


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