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Parco Nazionale dei Pirenei: Il Cirque de Gavarnie

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Io li odio i montanari quando ti buttano lì frasi come "è una camminata facile", "dura massimo un'oretta", "certo, è adatta anche ai bambini" perché so con deprimente certezza che noi, forestieri cittadini, camminatori della domenica quando va bene, non riusciremo mai a realizzare le loro previsioni.
Anzi, è probabile che dobbiamo sopportare anche la beffa suprema: essere doppiati già alla prima curva del sentiero da un vegliardo montanaro che zompetta arzillo bastone in spalla. E a te non resta che guardarlo truce, il vecchietto, mentre si allontana saltellando di roccia in roccia come un capretto, lasciandoti ad arrancare con venti centimetri di lingua (riarsa) a penzoloni, tanto stanca da non riuscire neanche a lamentarti.

Però quest'anno ci avevo creduto. Pensavo, chissà, che sui Pirenei fossero più pappamolle rispetto agli atletici Alpini, che i Francesi non avessero la stoffa degli altoatesini. O forse avevo sottovalutato l'azione "inflaccidante" del lavoro a tempo pieno, quello che ti fagociata senza lasciare spazio per un minimo di attività fisica costante.
Insomma, in parole povere, mi ero sbagliata.


Eravamo partiti sportivi, io e Mr Owl, svegliandoci con calma (" se arriviamo troppo preso su al rifugio magari non hanno ancora grigliato le salsicce. E a me le costine piacciono belle abbrustolite"), facendo una colazione che avrebbe tenuto in piedi un aratore per ore e disquisendo con calma sulla protezione solare più adatta: 30 o schermo totale (che per noi è un attimo ricoprirci di sfioppole da ustione ;))

E invece già dopo una ventina di minuti sono dovuta ricorrere al mio trucco-ultima-spiaggia, quello che sfodero quando sento che il collasso è vicino: fermarsi ogni tre per due ad ammirare il panorama fingendo un rapimento estatico e scattare fotografie su fotografie, possibilmente con l'aria di sapere il fatto tuo - e sperando che gli altri camminatori la bevano...
Non ne vado fiera, ma in compenso ho una chiavetta piena di foto: immortalato ogni metro del sentiero, signore e signori! E mo' ve le cuccate tutte! Scherzo ;)




E così, arrancando e rotolando, fermandosi per guardare per bene uno scorcio imperdibile e mangiando la polvere dei francesi allenati, anche noi arriviamo al rifugio. E, meno male, le salsicce grigliate non sono finite ;)
Dopo pranzo inizia la caccia ai francobolli d'ombra per il momento più bello della camminata: la pennica :) In questo sì che siamo attrezzati in modo professionale: srotoliamo un bel panno scozzese - cerata sotto e pile supermorbido sopra. E sogni d'oro a tutti!



Perchè, seriamente, chi te lo fa fare di alzarti, infilarti gli scarponi e riprendere il cammino alla randa del sole? Come al solito, solo lo stomaco ha tale potere ;)


Chiamando a rapporto energia e agilità prima latitanti, m'inerpico su e giù dalle roccie per far man bassa delle deliziose fragoline.
E da quel momento inizia la magia. Non so se siano stati i saporiti frutti rossi o la porzione extra di patatine fritte. O forse il pisolino ristoratore. O magari il fatto che non abbiamo chiesto informazioni ai montanari al rifugio, quindi abbiamo evitato la gufata. Fatto sta che nel pomeriggio le gambe ricominciano a funzionare, il fiato si rompe e arriviamo alla cascata principale del Cirque senza fatica... Beh, quasi, via ;)


Un consiglio. Ricordate che il ghiacciaio nasconde anche pietre e sassi, liberati random man mano che la neve si scioglie. Quando vi precipitate nella grotta di ghiaccio per godere dell'effetto testa-nel-freezer (e lo farete se è il 10 di agosto, ve l'assicuro! ;)) siate prudenti, perchè un macigno potrebbe cadervi addosso, se siete fortunati, come me, solo a pochi centimetri dalla vostra testa!

E alla fine sì, siamo arrivati fino alla cascata!


Per rendervi conto delle proporzioni colossali, guardate le persone in basso... Sì, proprio quei puntolini colorati non più grandi di 1 pixel....


Sapevo che non avreste creduto che potessi inerpicarmi fin lassù, quindi mi sono premunita di prove ;) Tsè!



Qui potete vedere un po' meglio (forse ^^') il Cirque, ovvero l'anfiteatro naturale fatto di pareti di roccia ripidissime che cadono a strapiombo sulla vallata


Oltre alla cascata principale, ce ne sono tantissime altre: tutte le strisce più scure che vedete nelle pareti di roccia sono cascate (poco visibili perchè la portata d'acqua d'estate è molto limitata).





Eccoci alla scadenza del contest (finalmente, direte voi ;))
Avete tempo fino a stanotte per limare i vostri post e pubblicarli!


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