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DIY regali natalizi economici e fatti in casa: rilavorare il sapone.

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Dopo il grande successo di questo post (che ci crediate o no, ancora oggi c'è chi mi chiede chiarimenti per replicare l’esperimento degli zuccherini ;)) ho pensato di scriverne un secondo, dedicato ai piccoli regali fatti a mano che ho progettato per quest’anno. Presa da un guizzo di entusiasmo vedendo le meraviglie che circolano in rete, mi sono lanciata nientepopodimeno che sulla rilavorazione del sapone.
Il fatto che il post esca solo ora, mentre l'esperimento era iniziato a metà novembre, la dice lunga sui risultati ^^' Ebbene sì, il mio primo sapone non è riuscito alla perfezione ma dopo diverse ciofecate tentativi sono saltate fuori anche saponette decenti. Io considero la saponificazione (anche nella sua forma più semplice della rilavorazione) un DIY di livello due di difficoltà ;) Se non avete programmi per questa sera di festa, potrebbe essere un buono spunto ma vi avverto, non abbiate fretta!



Naturalmente non sarò io a darvi la ricetta del sapone rilavorato: da brava neofita ho copiato pari pari i consigli di Patrizia e di NataDiMarzo.
Alle loro indicazioni posso aggiungere solo superflui commenti da pivellina:

 
Polvere carina da vedere e da toccare... ma odiosa da respirare! Mettete in conto un bel po’ di starnuti e la gola coperta di moquette al sapore di sapone.

 
Per risparmiare, infatti, ho riciclato i fondi di sapone e le saponette monodose degli alberghi. Avete presente quelle che dopo una lavata di mani diventano già una sottiletta inutilizzabile? Ecco, quelle :)
Le stesse che Papà Pettirosso portava dai suoi viaggi di lavoro e che finivano immancabilmente nella mia cesta dei giochi disintegrandosi all'istante :) L’odore della polvere di sapone mi ha portato direttamente all’infanzia, con quell’immediatezza che solo i profumi e i suoni sanno avere.

 
La pazienza è l'ingrediente principale perchè la "crema di sapone" diventi morbida e senza grumi ;) Io ho trascorso diverse serate china sui fornelli a mescolare pentolini e tegami, suscitando i commenti sarcastici di Mr Owl che rincasava dal lavoro esclamando “E’ tornata la signora Cianciulli!” oppure “Se non sto attento prima o poi ci finirò anch’io nel pentolone” (i non emiliani, possono leggere la storia qui)

 
Ultimo consiglio (e ho avuto la decenza di non corredarlo con foto) NON pianificate sedute di manicure prima di rilavorare il sapone! E’ un attimo grattugiarsi unghie e dita. Io neanche me ne sono accorta e a distanza di un paio di settimane ho ancora i segni (non che le mie mani ne abbiano risentito particolarmente, in generale. Quante volte pensate che abbiano provato l’ebbrezza della manicure? Ecco, esatto… ;))

Detto questo, sbizzarritevi coi gusti e gli aromi che preferite: sapone energizzante, balsamico o idratante, effetto sbrub o morbido, mescolato a fiori, frutta o spezie. In rete ci sono ricette di ogni tipo!

 
Ma l'alfa e l'omega del regalare sapone, il particolare che determina la riuscita o meno dell'esperimento, secondo me è la confezione. Presentare un regalo del genere non è facile: decidere come impacchettare le saponette mi ha dato più grattacapi della rilavorazione!


Se dovete fare un regalo semplice e per niente impegnativo vanno bene anche tre saponette una sull'altra, tenute insieme da un bel nastro o, per un effetto più rustico, da un filo di rafia (magari con una fetta d'arancio essiccato in cima). Oppure si può inserire la saponetta in uno stampino per biscotti della stessa forma, magari legandoli insieme con un bel nastro, da far passare in un forellino nel sapone.

Per un regalo un po' più consistente si può mettere la saponetta in un oggetto per la casa, come una cocottina da cucina o un contenitore della stessa forma. Non è necessario un budget molto alto: ad esempio, io ho trovato ispirazione anche qui:

 
Altrimenti si può abbinare il sapone ad altri prodotti per il corpo, sempre fatti in casa o anche comprati (come nel mio caso ;)

 


P.S. Con un certo tempismo, dopo 3 mesi dal passaggio allo smartphone, sono finalmente approdata su Instagram. Nel caso abbiate un account, mi potete trovare come Robin_il_pettirosso (ovviamente ;))


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