Che si chiama poi Den Haag. No, tanto per evitarvi la mia figuraccia: quando le amiche olandesi a cui avevo chiesto consigli su posti da vedere mi hanno suggerito Den Haag ho risposto "Ah, è un quartiere di Amsterdam?" Ecco, nel caso qui fuori ci sia qualcuno altrettanto ignorante in geografia vi do subito questo aiutino ;)
Den Haag è probabilmente la città olandese che mi è piaciuta di più. Chissà, forse per la sua eleganza: un centro storico degno di questo nome, con bei palazzi, negozi (tra cui questo dove sono scomparsa per mezz'ora buona), locali, ma anche ampi spazi verdi e quartieri residenziali che ho appena sbirciato ma mi hanno fatto venire l'acquolina. Certo, essendo una città e non più un paesino nasconde angoli meno affascinanti, dove non arriva il luccichio delle vetrine e lo sfarzo dei quartieri signorili, ma rimanendoci sono un giorno e mezzo mi sono voluta concentrare sugli aspetti più belli. E non sono pochi :)
Sicuramente il fatto di alloggiare in questo delizioso albergo ha reso tutto più facile ;) nonostante alcuni difetti è stato in assoluto quello che ho preferito nell'intera vacanza.
Eppure il primo approccio con L'Aia città non è stato dei migliori...
... Innanzitutto pioveva a catinelle e, pur essendo mattina, faceva così buio da sembrare fine novembre. Senza contare l'aria fredda e umida che osava infilarsi perfino nei nostri k-way da 3€! Inconcepibile ;) Climaticamente parlando è stato il giorno peggiore dell'intera vacanza (tutto sommato molto fortunata, se considerate che in Olanda in media piove un giorno su tre)
Con queste premesse l'idea di accontentare Mr Owl infilandoci in un museo mi attirava più del solito. E poi si trattava del Mauritshuis, una delle collezioni più importanti del paese, quella con La ragazza dall'orecchino di perla, tanto per capirci!
E qui arriva il secondo colpo di sfortuna della giornata: il Mauritshuis è ricoperto da impalcature. Eppure ci sono cartelli che indicano, almeno così ci sembra, "ingresso di là". Speranzosi, circumnavighiamo (in senso letterale, visto che le cateratte sono aperte e scroscia acqua da ogni parte) l'enorme edificio ma niente, non i entra da nessuna parte. Per evitare che Mr Owl si accenda come un cerino guado la strada e mi avvicino al container dei lavori in corso dove mi informano molto gentilmente che no, guardi, si dà il caso che il Mauritshuis sia chiuso per due anni. Ah. Quand'è così non resta che incassare e fare ciao ciao con la mano, magari ci torniamo la prossima volta, "ritenta e sarai più fortunato".
Il muratore deve aver notato una vaga delusione... beh, diciamo che un po' gli ho fatto pena, sola sotto la pioggia, fradicia, infreddolita, col cappuccio rosso catarifrangente del k-way che praticamente lasciava uscire solo il naso (e che naso!), tra le mani una piantina così bagnata che cadeva a pezzi. E così il brav'uomo ha riaperto la guardiola per darmi una soffiata: tutta la collezione è momentaneamente trasferita al Gemeentemuseum. Tutta tranne La ragazza dall'orecchino di perla. Naturalmente. Mica crederai di vedere proprio lei, la star, vero? Pare infatti che la diva sia sempre in mostra in giro per il mondo. Prima non se la filava nessuno ma dopo un libro e un film di successo tutti cercano lei: non succede solo alle persone, anche alle opere d'arte! :)
E così, dopo un giretto in tram durante il quale tutti gli autoctoni ridono della nostra pronuncia delle fermate, arriviamo a destinazione. O meglio, scendiamo nel punto giusto: da lì non è elementare trovare il museo, che assomiglia di più a una squallida palestra di scuola anni '70. Quel giorno poi nella fontana davanti all'ingresso c'erano anche strane installazioni che a prima vista si potevano confondere tranquillamente con rifiuti di metallo buttati nell'acqua O_o Cosa vi devo dire, l'arte contemporanea non fa per me!
La collezione naturalmente vale la visita, anche se 14.50 € mi sembra un prezzo un pelino alto, considerato anche chenon c'è un'anima in pochi sono interessati al resto del museo, ovvero il vero Gemeentemuseum.
Una bellezza non da meno però ci accoglie fuori dal museo, passeggiando per la città. Il bello dei climi continentali è che una mattina di pieno inverno può essere seguita da un pomeriggio estivo :)
Ci perdiamo per il centro, senza una meta precisa. Io come sempre persa col naso all'insù a sbirciare le finestre delle case.
Facciamo un altro po' di shopping (viaggiare in auto ha l'indubbio vantaggio di avere un grande baule a disposizione :)) e il passaggio rituale davanti agli "imperdibili", come la Gevangenpoort, ovvero l'antica porta delle prigioni che oggi ospita un museo.
Oppure il palazzo reale, molto sobrio rispetto ad altre regge europee, in perfetto stile olandese.
Curiosamente, le persiane rosse e nere del palazzo reale sembrano essere aperte sempre a metà, ma non chiedetemi il perchè, anzi se qualcuno lo sa è l'occasione buona per dirlo a tutti! ;)
Infine ci riposiamo sotto i platani davanti al Parlamento.
Dando da mangiare alle paperelle e ai cigni (che ammetto essere il mio sport preferito quando sono in vacanza ^^')
Prima di andare a cena anche noi :) Per chiudere in bellezza la giornata abbiamo voglia di coccolarci un po', quindi scegliamo un ristorante molto carino, un po' fighetto se vogliamo, dove però la cucina, pur molto buona, non vale il prezzo che chiedono. Quello che mi ha colpito davvero è stata la gentilezza del cameriere "dedicato", di quelli che stanno in piedi dietro di te pronti a versarti l'acqua o a rimpinguare il tuo piattino del pane (poveretto... non poteva sapere che con una divoratrice di pane come me avrebbe dovuto fare gli straordinari! ^^') Non solo ci ha serviti con un sorriso cordiale e sincero, ma dopo cena, mentre tornavamo in l'hotel ci ha rincorso per restituirci lo zaino di Mr Owl che, ovviamente, l'aveva dimenticato sotto il tavolo. Un angelo!
Den Haag è probabilmente la città olandese che mi è piaciuta di più. Chissà, forse per la sua eleganza: un centro storico degno di questo nome, con bei palazzi, negozi (tra cui questo dove sono scomparsa per mezz'ora buona), locali, ma anche ampi spazi verdi e quartieri residenziali che ho appena sbirciato ma mi hanno fatto venire l'acquolina. Certo, essendo una città e non più un paesino nasconde angoli meno affascinanti, dove non arriva il luccichio delle vetrine e lo sfarzo dei quartieri signorili, ma rimanendoci sono un giorno e mezzo mi sono voluta concentrare sugli aspetti più belli. E non sono pochi :)
Sicuramente il fatto di alloggiare in questo delizioso albergo ha reso tutto più facile ;) nonostante alcuni difetti è stato in assoluto quello che ho preferito nell'intera vacanza.
Eppure il primo approccio con L'Aia città non è stato dei migliori...
... Innanzitutto pioveva a catinelle e, pur essendo mattina, faceva così buio da sembrare fine novembre. Senza contare l'aria fredda e umida che osava infilarsi perfino nei nostri k-way da 3€! Inconcepibile ;) Climaticamente parlando è stato il giorno peggiore dell'intera vacanza (tutto sommato molto fortunata, se considerate che in Olanda in media piove un giorno su tre)
Con queste premesse l'idea di accontentare Mr Owl infilandoci in un museo mi attirava più del solito. E poi si trattava del Mauritshuis, una delle collezioni più importanti del paese, quella con La ragazza dall'orecchino di perla, tanto per capirci!
E qui arriva il secondo colpo di sfortuna della giornata: il Mauritshuis è ricoperto da impalcature. Eppure ci sono cartelli che indicano, almeno così ci sembra, "ingresso di là". Speranzosi, circumnavighiamo (in senso letterale, visto che le cateratte sono aperte e scroscia acqua da ogni parte) l'enorme edificio ma niente, non i entra da nessuna parte. Per evitare che Mr Owl si accenda come un cerino guado la strada e mi avvicino al container dei lavori in corso dove mi informano molto gentilmente che no, guardi, si dà il caso che il Mauritshuis sia chiuso per due anni. Ah. Quand'è così non resta che incassare e fare ciao ciao con la mano, magari ci torniamo la prossima volta, "ritenta e sarai più fortunato".
Il muratore deve aver notato una vaga delusione... beh, diciamo che un po' gli ho fatto pena, sola sotto la pioggia, fradicia, infreddolita, col cappuccio rosso catarifrangente del k-way che praticamente lasciava uscire solo il naso (e che naso!), tra le mani una piantina così bagnata che cadeva a pezzi. E così il brav'uomo ha riaperto la guardiola per darmi una soffiata: tutta la collezione è momentaneamente trasferita al Gemeentemuseum. Tutta tranne La ragazza dall'orecchino di perla. Naturalmente. Mica crederai di vedere proprio lei, la star, vero? Pare infatti che la diva sia sempre in mostra in giro per il mondo. Prima non se la filava nessuno ma dopo un libro e un film di successo tutti cercano lei: non succede solo alle persone, anche alle opere d'arte! :)
E così, dopo un giretto in tram durante il quale tutti gli autoctoni ridono della nostra pronuncia delle fermate, arriviamo a destinazione. O meglio, scendiamo nel punto giusto: da lì non è elementare trovare il museo, che assomiglia di più a una squallida palestra di scuola anni '70. Quel giorno poi nella fontana davanti all'ingresso c'erano anche strane installazioni che a prima vista si potevano confondere tranquillamente con rifiuti di metallo buttati nell'acqua O_o Cosa vi devo dire, l'arte contemporanea non fa per me!
La collezione naturalmente vale la visita, anche se 14.50 € mi sembra un prezzo un pelino alto, considerato anche che
Una bellezza non da meno però ci accoglie fuori dal museo, passeggiando per la città. Il bello dei climi continentali è che una mattina di pieno inverno può essere seguita da un pomeriggio estivo :)
Ci perdiamo per il centro, senza una meta precisa. Io come sempre persa col naso all'insù a sbirciare le finestre delle case.
Facciamo un altro po' di shopping (viaggiare in auto ha l'indubbio vantaggio di avere un grande baule a disposizione :)) e il passaggio rituale davanti agli "imperdibili", come la Gevangenpoort, ovvero l'antica porta delle prigioni che oggi ospita un museo.
Oppure il palazzo reale, molto sobrio rispetto ad altre regge europee, in perfetto stile olandese.
Curiosamente, le persiane rosse e nere del palazzo reale sembrano essere aperte sempre a metà, ma non chiedetemi il perchè, anzi se qualcuno lo sa è l'occasione buona per dirlo a tutti! ;)
Infine ci riposiamo sotto i platani davanti al Parlamento.
Dando da mangiare alle paperelle e ai cigni (che ammetto essere il mio sport preferito quando sono in vacanza ^^')
Prima di andare a cena anche noi :) Per chiudere in bellezza la giornata abbiamo voglia di coccolarci un po', quindi scegliamo un ristorante molto carino, un po' fighetto se vogliamo, dove però la cucina, pur molto buona, non vale il prezzo che chiedono. Quello che mi ha colpito davvero è stata la gentilezza del cameriere "dedicato", di quelli che stanno in piedi dietro di te pronti a versarti l'acqua o a rimpinguare il tuo piattino del pane (poveretto... non poteva sapere che con una divoratrice di pane come me avrebbe dovuto fare gli straordinari! ^^') Non solo ci ha serviti con un sorriso cordiale e sincero, ma dopo cena, mentre tornavamo in l'hotel ci ha rincorso per restituirci lo zaino di Mr Owl che, ovviamente, l'aveva dimenticato sotto il tavolo. Un angelo!