Tre anni fa varcavo la soglia del nido con il magone, la tremarella e una dozzina di valigie che avevo riempito a casaccio, con gli occhi velati di lacrime.
Dopo una notte insonne rannicchiata in quello che rimaneva del mio piccolo appartamento smobilitato, guardavo con malinconia il mio mondo smantellato, vuoto e irriconoscibile, sentendomi persa e smarrita come non era mai capitato prima di allora.
Tre anni fa affrontavo un trasloco lampo sotto un temporale e planavo nel cuore di una città rumorosa, fradicia e buia, sentendomi un po' straniera e molto brutto anatroccolo.
Vagavo in punta di piedi in quell'appartamento enorme e silenzioso, chiedendomi se avrei mai sentito mia quella casa che non avevo scelto, non avevo arredato e che non mi rispecchiava minimamente. E mi sembrava impossibile.
Tre anni fa suocera Gufa m'incontrava in cortile e chiedeva garrula "Allora, come si dorme in casa gufi?" dando per scontato che fossi al settimo cielo e perchè no, anche orgogliosa di essere entrata nel loro clan. Non è stato facile resistere alla tentazione di sottolineare che, a dir la verità, a casa mia dormivo benissimo e che, se non fosse stato per Owl, mi sarei guardata bene dal lasciare il mio sperduto angolo di campagna per trasferirmi in quel quartiere, per quanto elegante e centrale potesse essere.
Due anni fa il dolore del cambiamento era stato faticosamente sedato, ma preferivo evitare di pensarci per paura che riemergesse quell'ondata di sentimenti travolgenti e destabilizzanti. Il trasloco era un argomento tabù e festeggiare era impensabile. Nel perfetto rituale di rimozione, nè io nè Mr Owl avevamo ricordato la data.
Due anni fa di notte mi svegliavo ancora al passaggio del camion lavastrade e di giorno sentivo la mancanza del cinguettio dei piccoli abitanti del vecchio giardino.
Due anni fa la malinconia dell'autunno si manifestava con tutta la sua prepotenza e mentre sistemavo gli addobbi natalizi in cantina avevo ancora i lacrimoni.
Un anno fa eravamo qui
Ieri c'era un sole meraviglioso che ci sfidava a sfoggiare il nostro sorriso migliore. L'ennesima trasferta di Mr Owl è finita prima e lui è potuto tornare a casa per festeggiare come si deve. Beh, si fa per dire: alle dieci era già sotto le coperte ^^'
Però abbiamo apparecchiato con la tovaglia (quella usata solo due volte, che le padelle sono negli angoli e non si vedono ;D) e per una volta non ci siamo affidati alle provviste congelate.
Non che le candele manchino mai a cena, ma per l'occasione ho acceso un lumino nuovo, invece dei rimasugli che riciclo di solito ;)
Dopo una notte insonne rannicchiata in quello che rimaneva del mio piccolo appartamento smobilitato, guardavo con malinconia il mio mondo smantellato, vuoto e irriconoscibile, sentendomi persa e smarrita come non era mai capitato prima di allora.
Tre anni fa affrontavo un trasloco lampo sotto un temporale e planavo nel cuore di una città rumorosa, fradicia e buia, sentendomi un po' straniera e molto brutto anatroccolo.
Vagavo in punta di piedi in quell'appartamento enorme e silenzioso, chiedendomi se avrei mai sentito mia quella casa che non avevo scelto, non avevo arredato e che non mi rispecchiava minimamente. E mi sembrava impossibile.
Tre anni fa suocera Gufa m'incontrava in cortile e chiedeva garrula "Allora, come si dorme in casa gufi?" dando per scontato che fossi al settimo cielo e perchè no, anche orgogliosa di essere entrata nel loro clan. Non è stato facile resistere alla tentazione di sottolineare che, a dir la verità, a casa mia dormivo benissimo e che, se non fosse stato per Owl, mi sarei guardata bene dal lasciare il mio sperduto angolo di campagna per trasferirmi in quel quartiere, per quanto elegante e centrale potesse essere.
Due anni fa il dolore del cambiamento era stato faticosamente sedato, ma preferivo evitare di pensarci per paura che riemergesse quell'ondata di sentimenti travolgenti e destabilizzanti. Il trasloco era un argomento tabù e festeggiare era impensabile. Nel perfetto rituale di rimozione, nè io nè Mr Owl avevamo ricordato la data.
Due anni fa di notte mi svegliavo ancora al passaggio del camion lavastrade e di giorno sentivo la mancanza del cinguettio dei piccoli abitanti del vecchio giardino.
Due anni fa la malinconia dell'autunno si manifestava con tutta la sua prepotenza e mentre sistemavo gli addobbi natalizi in cantina avevo ancora i lacrimoni.
Un anno fa eravamo qui
Ieri c'era un sole meraviglioso che ci sfidava a sfoggiare il nostro sorriso migliore. L'ennesima trasferta di Mr Owl è finita prima e lui è potuto tornare a casa per festeggiare come si deve. Beh, si fa per dire: alle dieci era già sotto le coperte ^^'
Però abbiamo apparecchiato con la tovaglia (quella usata solo due volte, che le padelle sono negli angoli e non si vedono ;D) e per una volta non ci siamo affidati alle provviste congelate.
Non che le candele manchino mai a cena, ma per l'occasione ho acceso un lumino nuovo, invece dei rimasugli che riciclo di solito ;)